Enna. Fabio Leone e Antonella Barbera tra i protagonisti del festival del cinema di frontiera di Marzamemi

I due video maker ennesi, Fabio Leone e Antonella Barbera sono stati protagonisti del festival del cinema di frontiera di Marzamemi. Loro è infatti la firma del video di Rita Botto” cantu e cuntu” che ha aperto ufficialmente il festival. Il brano “cantu e cuntu”(brano di Rosa Balistreri) di Rita Botto e banda di Avola fa parte dall’album “terra ca nun senti.” Il video, dalla struttura semplice ed immediata offre la visione di uno scorcio di Sicilia vera, fuori dagli stereotipi con cui questa viene solitamente dipinta. Immagini ricche di sole, in cui a dominare sono i colori forti della Sicilia. Una storia semplice eppure a sorpresa, dove un semplice lenzuolo messo a stendere assieme a qualche calza nera può trasformarsi se lo si sa guardare con attenzione. Il video è stato girato interamente nella piazza regina margherita di Marzamemi ed ha alla regia, montaggio, fotografia, sceneggiatura e soggetto firmato da Antonella Barbera e Fabio Leone. Ma alla realizzazione del video di Rita Botto e banda di Avola (formata da 50 elementi) diretta dal maestro Sebastiano Bell’ Arte hanno collaborato anche altri ennesi, ovvero l’aiuto fotografia Cristiano Sgrò, i macchinisti Mario Catalano e Marco Valenti . Complessivamente le riprese sono durate per due giornate. I due video maker ennesi Antonella Barbera e Fabio Leone erano anche finalisti al festival del cinema di frontiera di Marzamemi con il loro corto “Cunegonde” che ha vinto il secondo premio al festival “Raccorti Sociali” all’interno della rassegna cinematografica internazionale delle 50 giornate del cinema di Firenze.”Cunegonde” è tratto da una storia vera ovvero quella del viaggio di una donna della Costa D’Avorio che va via per aiutare la sua famiglia. Un percorso compiuto a piedi che la porta ad arrivare in Sicilia dopo tre anni. La donna, grazie all’aiuto degli abitanti del quartiere palermitano di Ballarò riesce ad integrarsi. La protagonista del corto è realmente Cunegonde. La storia è tratta dal Romanzo “Il Ventre Del Pitone” di Enzo Barnabà.
Tiziana Tavella