Enna. Da Regione spiccioli per la Provincia

“Il Direttore del Dipartimento autonomie locali ha firmato ieri mattina il provvedimento che stanzia 34 milioni di euro in favore delle Province regionali siciliane”. A comunicarlo il vicepresidente vicario della II commissione all’Ars, Vincenzo Vinciullo, secondo cui “queste risorse in alcuni casi serviranno per il pagamento del personale ed anche per l’avvio delle scuole superiori ”. “Dal 6 settembre – ha aggiunto Vinciullo – in commissione Bilancio verrà esaminata la nuova manovra finanziaria, che comporterà un ulteriore stanziamento di almeno 80 milioni di euro per le Province, che dovrebbe consentire di pagare gli stipendi del personale sino al 31 dicembre”.
“Trentaquattro milioni non possono servire per tutte e nove le province – dichiara Gioacchino Guerriera, responsabile del settore ragioneria della provincia di Enna – significa non risolvere il problema di nessuna delle nove province, per cui si tratta di un intervento provvisorio, ma lascia irrisolti tutte le difficoltà che ogni provincia possiede in questo momento e siamo a pochi giorni dall’apertura delle scuole superiori, che creeranno sicuramente dei problemi a tutti”. In effetti l’apertura delle scuole è una situazione molto spinosa che non può essere risolta dall’oggi al domani. Le Province, azzerate, forse con troppa superficialità , non sono in condizioni di andare avanti sul piano finanziario, non sono nelle condizioni di poter varare un bilancio di previsione perché non ci sono le possibilità di chiudere lo stesso bilancio. “Ci sono problemi di carattere strutturale – sostiene il dottor Guarrera – non ci sono debiti, ma non ci sono neanche soldi, la Regione non ha dato soldi, lo Stato ha ridotto i suoi trasferimenti, non si sa come muoversi. Si rischia il dissesto finanziario anomalo”. Il Commissario Straordinario, Salvatore Caccamo, ha chiesto 9 milioni di euro per normalizzare la situazione, per poter operare con una certa tranquillità,ma sino ad ora dalla Regione non c’è un segnale positivo di arrivo di rimesse. Le richieste da parte della Regione di ulteriori schede, specie per quanto riguarda le scuole, sta a significare che la Regione brancola nel buio, si dovrebbe fare una variazione di bilancio e non è stata fatta; di certo non basta una dichiarazione di un componente la commissione bilancio per dare tranquillità a delle Province che stanno vivendo momenti difficili perché tutto è provvisorio ed improvvisato, ma di certezze ce ne sono veramente poche.