Per i musulmani detenuti al carcere di Enna festa di fine Ramadan

Festa di fine Ramadan per i detenuti musulmani presenti nella Casa Circondariale di Enna. Il Ramadan è, secondo il calendario musulmano, il nono mese dell’anno; durante questo periodo chi pratica il Ramadan digiuna dall’alba sino al tramonto; la sua sacralità è fondata sulla tradizione già fissata nel Corano, secondo cui in questo mese Maometto avrebbe ricevuto una rivelazione dall’arcangelo Gabriele. Anche i detenuti di fede musulmana presenti nella Casa Circondariale di Enna hanno celebrato il Ramadan consentito anche dalle istituzioni del ministero della Giustizia attraverso alcune modalità eccezionali. La casa circondariale di Enna diretta da Letizia Bellelli ha quindi organizzato una festa di fine Ramadan coordinata dal cappellano Don Giacomo Zangara e che ha visto i detenuti musulmani condividere un momento di fraternità.
«Quest’anno – ricorda don Zangara – il messaggio di augurio da parte della Chiesa cattolica per la fine del Ramadan è stato firmato da Papa Francesco proprio per evidenziare il dialogo interreligioso e non essere indifferente a questi fratelli che arrivano e vivono con noi. Basti pensare il messaggio arrivato direttamente da Lampedusa con la sua visita e la lavanda dei piedi anche a due detenuti musulmani».