Enna. Simulacro della Madonna di Valverde traslato nell’altare; festa nel clou

Con l’emozione di sempre è stato accolto, ieri, il simulacro di Maria Santissima di Valverde solennemente traslato dalla cappella votiva all’altare maggiore. I confrati di Valverde accompagnati dal rettore Mario Cascio hanno il primo degli appuntamenti che accompagneranno alla festa di domenica prossima. Qualche minuto dopo le ore 19 è stata aperta la tela della cappella che custodisce il simulacro della Madonna di Valverde tra le invocazioni e le preghiere dei confrati che hanno fatto una piccola processione tra le mura della chiesa prima di innalzare il simulacro nell’altare maggiore. A seguire la messa celebrata dal vicario foraneo Francesco Petralia.
A conclusione della celebrazione la piazza antistante la chiesa ha ospitato lo spettacolo musicale di Carmelo Danzè e Giorgio Carana ed i balli della coppia Rosario Barbagallo e Sara Cimino.
Da oggi i festeggiamenti entrano nel vivo con delle messe dedicate celebrate da padre Giuseppe Rugolo.
Si inizia questa sera con la messa dedicata al volontariato e alla sofferenza con la presenza e l’intervento di diverse associazioni di volontariato oltre che di diversi ammalati a cui verrà impartita la benedizione. Domani toccherà alle famiglie radunarsi in preghiera nel santuario di Valverde, mentre mercoledì sarà la volta dei procuratori, una costola della confraternita.
Si continuerà giovedì con la messa per le missioni e tutti coloro i quali ogni giorno si spendono per donare aiuti e sostegno ai più bisognosi. La settimana delle messe dedicate si concluderà venerdì con la messa per i giovani, celebrazione durante la quale la confraternita insieme a padre Giuseppe Rugolo ha organizzato delle iniziative per i giovani presenti. Sabato, vigilia della festa, appuntamento al mattino con la tradizionale e storica messa delle Verginelle, mentre la sera alle ore 19 la messa e a seguire i Vespri solenni.
La festa di Maria Santissima di Valverde è tra le più sentite del capoluogo favorita da una lunga e storica tradizione che la pongono come patrona del popolo ennese fino al 1412, anno in cui ad Enna arrivò il simulacro della Visitazione.
Al quartiere di Valverde, e quindi alla festa, si ricollega la nascita del Cristianesimo ad Enna. Fu nell’antico quartiere di Valverde che giunse San Pancrazio per schiacciare l’opera pagana a favore proprio del Cristianesimo. Intorno al 300 dopo Cristo era usanza generale adorare la dea Cerere a tal punto da offrirle in dono anche delle giovani ragazzine per chiedere in cambio la pioggia che schiacciasse via il grave periodo di siccità. È proprio quanto accadde nel momento in cui ad Enna vi si trovava San Pancrazio che, venuto a conoscenza dell’atto che stava per compiersi, fermò l’eccidio delle giovani “verginelle” allontanando i sacerdoti di Cerere ed invitando gli ennesi a pregare la Madonna affinchè intercedesse e mandasse sui campi aridi la pioggia. Un miracolo che indusso gli allora pagani a votarsi al Cristianesimo e a lodare la Madonna. Ancora oggi quell’atto di salvezza viene ricordato il sabato vigilia di festa quando nel Santuario viene celebrata una messa al mattino alla presenza di bambine e ragazzine che alcune famiglie invitano a casa offrendo loro il pranzo per due giorni in segno di “ex-voto” alla Madonna. Queste verginelle negli ultimi due giorni di festa vivono da vicino le celebrazioni in onore alla Madonna di Valverde donandole intenzioni e preghiere.