Enna. Il Pd si spacca sull’assistenza agli anziani, passa mozione del Megafono

Garantire l’assistenza agli anziani, è quanto auspicano i consiglieri comunali ennesi che hanno votato la mozione del capogruppo del Megafono, Peppe La Porta. Una mozione che è passata, ma che ha messo a nudo qualche problema all’interno del Partito Democratico visto che durante i loro interventi i consiglieri Falzone e Gravina avevano annunciato un voto contrario alla mozione, mentre il capogruppo Salamone ha subito detto che il gruppo avrebbe votato a favore; c’è voluta una sospensiva per chiarirsi e maturare comunque un’astensione che non è passata inosservata tra i banchi dell’opposizione che hanno parlato di svolta negli equilibri di Sala d’Euno. Ma più che l’aspetto politico, era quello sociale ad interessare e sono stati tanti gli interventi dove tutti hanno sostenuto la necessità di garantire il servizio, anche se dalla maggioranza, così come dalla giunta, si è posto il problema economico. Per La Porta il problema si è accentuato con i sei mesi di vuoto in assessorato oltre che per i tagli ai finanziamenti, punto sulla quale Salamone e tutti i consiglieri del Pd non hanno condiviso.
I toni più duri arrivano dall’opposizione con Falciglia che ha parlato di destino cinico e baro e di “giunta che è impermeabile ai solleciti” ricordando anche i fallimenti in tema di piscina, gestione dei beni immobili, turismo e impiantistica sportiva. Vasapollo ha posto una questione morale, mentre Contino ha chiesto di risparmiare sulle spese superflue per garantire i servizi. Per Cardaci “le risorse vanno trovate dall’amministrazione senza se e senza ma”; Dante Ferrari ha chiesto quanto si sia speso in incarichi e consulenze aggiungendo che “sono stati elargiti premi a chi per due volte ha fatto perdere importanti finanziamenti, adesso spero che il sindaco rilanci con i provati la struttura per anziani”. Per Gargaglione “in assenza del bilancio si potevano impegnare le risorse previste nel 2012”. I consiglieri Pd, Dello Spedale, Falzone, Rizzo e Gravina, pur considerando il servizio essenziale, hanno posto l’accento sulla mancanza di fondi a disposizione, una posizione espressa anche dall’assessore Marco: “Nei primi sei mesi 2013 abbiamo speso 89 mila 479 euro dal Piano di zona oltre al 5 per mille e ci siamo fatti carico dell’assistenza a cinquanta anziani senza famiglia e lo faremo ancora anche se chiederemo una compartecipazione ai quelli che hanno una famiglia”.
Rinviata, tra la rabbia degli operai, l’interrogazione sulla liquidazione dell’Asen, mentre sulla chiusura della scuola e sulla chiesa di San Cataldo; sulla chiusura della scuola materna “Montessori” l’assessore Di Gangi ha spiegato che l’attuale struttura ospiterà il centro per la videosorveglianza; rassicurazioni, infine, anche per l’albergo diffuso che l’assessore Lo Presti ha inquadrato come tra le opere di sviluppo.