Il sindaco Garofalo apre ai comuni della zona Nord, ma va anche oltre

“Come ho più volte ribadito in questi giorni, anche se ho iniziato già da tempo, sono in contatto con i sindaci dei Nebrodi per la possibile espansione della provincia ennese verso i territori del nord Sicilia fino allo Ionio”. Risponde così il sindaco di Enna, Paolo Garofalo, all’accusa di immobilismo sulla formazione dei futuri Consorzi dei Comuni.
“Attualmente è chiaro che il percorso – ammette il sindaco – risulta difficile non foss’altro che la legge regionale non dà nessuna indicazione in merito”.
Garofalo ha spiegato che già da diverse settimane sta intrattenendo rapporti a vasta scala “perchè diversamente sarebbe difficile ipotizzare una soluzione definitiva”. Non solo i sindaci della zona nord della Sicilia perché Garofalo ha avuto anche diversi incontri con i sindaci di Gela e Caltagirone per capire quali aspettative avessero nei confronti di alcuni comuni dell’ennese. “Anche loro – dice Garofalo – esprimono perplessità visti i dubbi sulla legge, ma ribadiscono che ovviamente si candidano, ognuno per la propria parte, ad essere Comuni capofila”.
Il sindaco di Enna si è detto quindi meravigliato “per l’attenzione che alcuni rappresentanti politici di Piazza Armerina esercitano nei confronti di un probabile costituendo Consorzio che non favorirebbe la visibilità e l’attrattività nei confronti dei loro cittadini”. Utile, invece secondo Garofalo, l’incontro con tutti i sindaci della provincia “che hanno ribadito come la caratteristica delle zone interne, e quindi della nostra provincia, non possano perdersi e oggi più che mai è necessario fare fronte comune per difendere l’identità della provincia”.
L’impegno del sindaco, nato nei mesi scorsi con consigli comunali aperti ed incontri, proseguirà nei prossimi giorni quando verrà ripresa l’attività di incontri con realtà locali della zona dei Nebrodi “per considerare un probabile percorso comune”. Resta da capire, però, se la Regione sarà nelle condizioni di presentare entro dicembre il disegno di legge sui futuri Consorzi. Infine l’auspicio del sindaco affinchè “ogni rappresentante politico provinciale sappia interpretare il momento senza farsi solleticare da idee improvvisate che farebbero danno alle loro comunità”.

n.d.r.: appare difficile la soluzione dei comuni dei Nebrodi, già dei segnali (molto ma molto convincenti) si sono avuti in occasione della soppressione del Tribunale di Nicosia, tutti presenti alle manifestazioni pubbliche di protesta, ma poi…. Altri segnali che fanno già preoccupare, si vocifora: soppressione Corte di Appello di Caltanissetta ed accorpamento delle ASP di Enna, Caltanissetta ed Agrigento! (è già avvenuto per le sedi provinciali della Cisl)