Pietraperzia. Oscuramento manifesto convocazione Consiglio finisce sul tavolo del Presidente della Repubblica

pietraperzia-manifesto-CC-oscurato-300x172A Pietraperzia si è registrato anche ieri l’incredibile episodio dell’oscuramento disposto dal Sindaco (così come dallo stesso rivendicato durante il Consiglio Comunale) di un manifesto esposto in Piazza V. Emanuele che riproduceva puramente e semplicemente la convocazione del Consiglio Comunale ed i relativi punti all’ordine del giorno (v. foto).
“Tale affissione, opera di meritevoli Consiglieri Comunali, ha costituito tra l’altro un atto “doveroso” in quanto previsto dallo Statuto proprio al fine di rendere note, con la massima diffusione possibile, le sedute dei Consigli Comunali e consentire così una diffusa partecipazione – fa presente l’avv. Salvatore Bevilacqua, per il M5S di Pietraperzia – per questo quanto accaduto è di una gravità senza pari: oscurare la notizia di un Consiglio Comunale da un lato rappresenta ed è un atto illecito ed illegittimo perché contrasta la norma che prevede tale affissione come obbligatoria (indipendente da chi l’abbia eseguita) e dall’altro viola i fondamentali principi di trasparenza, partecipazione e libertà ai quali si ispira la nostra Carta Costituzionale”.
Continua così la missiva inviata oltre che al Presidente della Repubblica, anche al Ministero, al Presidente della Regione e a diversi rappresentanti delle Istituzioni regionali e locali: “Questo episodio non è un caso isolato dell’internoma costituisce l’ennesimo ripetersi di incredibili censure tese a tacitare il dibattito politico. Infatti da qualche mese è intervenuta la pesante mano dell’Amministrazione Comunale che ha sanzionato e distrutto l’uso di manifestare e rendere pubblici programmi ed idee delle varie forze politiche e delle diverse associazioni utilizzando – in modo discreto e senza urtare o turbare il pubblico decoro, tanto è vero che appunto la stessa Amministrazione Comunale li ha utilizzati – dei tabelloni (sorta di tazebao), di modeste dimensioni, sistemati nella Piazza V. Emanuele. Tra l’altro questo modo di comunicare aveva riacceso un minimo di dibattito e discussione pubblica specialmente tra gruppi di giovani (tra i quali i fondatori del Circolo Movimento 5 Stelle di Pietraperzia) che quasi settimanalmente se ne sono serviti. Tali rigidi ed assurdi atteggiamenti hanno ostacolano la partecipazione dei cittadini e dei giovani in una realtà quale Pietraperzia a forte presenza mafiosa (v. i vari processi di mafia con indagati pietrini celebrati senza la costituzione di parte civile del Comune di Pietraperzia) ed a diffusa illegalità (v. le vergognose discariche a cielo aperto anche con presenza di amianto nelle c/de Rocche, Vallone di Calò, c/da Caprara, ecc. ecc.; gli scoli di fogna a cielo aperto attualmente ancora presenti, i l volantinaggio selvaggio ecc. ecc.)”.
Per queste considerazioni viene chiesto l’immediato intervento delle Autorità, e per primo quella del Capo dello Stato, anche tramite apposite ispezioni (specialmente da parte dell’Assessorato Reg. EE.LL.), per la verifica (prima) e la eliminazione (poi) delle gravissime ed illegittime censure denunciate.