Enna. Rinviato a gennaio il processo agli ex amministratori dell’Ato Rifiuti

Il collegio giudicante del tribunale di Enna ha deciso, ieri mattina, che il processo ai cinque ex amministratori dell’Ato Rifiuti, imputati di avere assunto 100 persone, non subirà alcuna prescrizione ma proseguirà normalmente e la prossima udienza si svolgerà il prossimo 20 gennaio con l’escussione dei testimoni, che sono stati citati dal Procuratore della Repubblica, Calogero Ferrotti. Il pericolo, in questo processo, era che potesse intervenire la prescrizione, visto che si tratta di fatti che sono successi nel 2006, quindi quasi 7 anni e mezzo per cui poteva anche scattare la prescrizione, tenuto conto che la composizione del collegio giudicante poteva costituirsi con due giudici a latere nuovi, quelli che c’erano sono stati trasferiti in altri tribunali ed a questo punto poteva scattare la prescrizione. Ieri il tribunale ha deciso che il processo prosegue perché nessun reato è stato estinto. Il processo riguarda fatti che risalgono al 2006 quando il Consiglio di Amministrazione dell’Ato Rifiuti, presieduto da Serafino Cocuzza, amministratore delegato Antonio Cammarata, ebbe ad assumere 101 persone con una logica clientelare e provocò ovviamente proteste e varie denunce anonime per cui la Procura della Repubblica iscrisse i cinque amministratori nel registro degli indagati per abuso d’ufficio. Gli avvocati difensori non hanno acconsentito che si rinnovassero gli atti e questo ha provocato la ripetizione dell’istruttoria che è stata già espletata. I cinque amministratori hanno da sempre proclamato la loro innocenza sottolineando che quelle assunzioni erano necessarie per poter espletare il servizio di raccolta dei rifiuti tenuto conto che l’organico del personale in quel momento era deficitario e non era possibile soddisfare le esigenze di tutti i comuni della provincia. In questo processo cinque comuni della provincia si sono costituiti parte civile ed hanno anche chiesto la nomina di esperti che dovranno eseguire una perizia collegiale per vedere se effettivamente la società aveva bisogno di tutto quel personale.