Piazza Armerina. SS 177 bis: operaio di Valguarnera sbanda e capota nella “curva della morte”

Piazza Armerina. L’ultimo giorno dell’anno 2013 e ad un mese dal tragico incidente, che ha visto la morte di tre giovani donne, la “curva della morte” ha causato un altro sinistro automobilistico, per fortuna senza conseguenze fatali. Martedì mattina intorno alle 8 un operaio di Valguarnera (L. C. di 34 anni), dopo aver lavorato a Piazza Armerina, stava rientrando a casa da solo ma mentre percorreva sotto la pioggia la strada statale 117 bis a scorrimento veloce, all’altezza del chilometro 37+500 a causa della viscidità dell’asfalto ha perso il controllo della sua autovettura, che si è capovolta restando al centro della stessa carreggiata.
La giornata di martedì scorso, come il 30 novembre, giorno del fatale incidente mortale che coinvolse 3 auto e 8 persone di cui 2 morte sul colpo e una durante il trasporto, è iniziata con una pioggia battente che si protraeva già dalla notte precedente. La sorte è stata benevola con l’operaio valguarnerese che subito soccorso e trasportato all’ospedale “Chiello” non ha riportato ferite tali da far temere per la sua incolumità.
L’incidente non ha coinvolto altre automobili, rimane, però, tanta indignazione per la situazione in cui continua a versare quel tratto di strada a pochi metri dal bivio di contrada Furma. Un tratto di strada che è pieno di altre curve pericolose, in discesa, molto viscido e poco soleggiato anche in estate, in quanto immerso in una fitta area boschiva. All’indomani dell’incidente mortale del 30 novembre i parenti delle vittime e dei feriti, la comunità e il Consiglio comunale piazzese, lanciarono diversi appelli alle istituzioni competenti per eliminare la pericolosità dell’intera tratta stradale. Sul web fu anche diffusa una petizione con la quale si chiede ancora adesso all’Anas, alla Provincia di Enna e alla Regione Siciliana un intervento urgente finalizzato alla sistemazione di una più adeguata segnalazione che permetta agli automobilisti in transito di percepire chiaramente la portata del pericolo. Ad oggi, però, nessuna miglioria è stata apportata al tratto di strada. Giuseppe Purrazza, coinvolto nell’incidente mortale, del novembre scorso, nel quale ha riportato delle gravissime lesioni che dovrà curare per lungo tempodice: «Ho visto la morte con gli occhi, occorre fare in fretta, è intollerabile constatare che ad un mese da quanto avvenuto nessuno sia ancora intervenuto concretamente per scongiurare che altri brutti incidenti, come quello in cui sono stato coinvolto io e a cui sono miracolosamente scampato, possano ripetersi».
Marta Furnari