Enna. Manca il personale e chiudono i monumenti

chiesa s chiara napoleoneEnna. Il tira e molla della Regione nel rinnovo dei contratti ai precari ha provocato, così come ci si attendeva, una serie di difficoltà nelle città siciliane dove i precari svolgono importanti manzioni.
Oggi ci occupiamo dei Cantieri di servizio ex Rmi impiegati in diversi servizi tra cui la custodia dei monumenti storici ed artistici.
In questi primi giorni di gennaio, infatti, è capitato di trovare monumenti chiusi e con qualche isolato caso di sporcizia, non una vera e propria emergenza, ma comunque sporchi rispetto a quanto si è soliti vedere.
La Torre di Federico, ad esempio, non sempre è stata aperta ai visitatori e comunque priva del custode.
Tra i siti dove il Comune solitamente impiega proprio personale c’è anche il Sacrario dei Caduti nella chiesa di Santa Chiara. Ma l’elenco potrebbe essere ancora più lungo citando il Castello di Lombardia che alcuni turisti domenica hanno definito una cattedrale nel deserto. Uno straordinario esempio monumetale abbandonato a se stesso, incapace di fruttare economia o di sbalordire i turisti al di là del semplice impatto iniziale per la sua maestosità.
Da anni ormai si parla di turismo ad Enna e dei fattori che potrebbero crearvi sviluppo intorno, ma invece sembra che ci si voglia accontentare di quel che c’è già senza valorizzarlo.
Ma torniamo alla custodia dei monumenti. Con il voto sulla finanziaria della Regione non dovrebbero esserci più elementi ostativi al ritorno delle unità lavorative dei Cantieri di servizio che ben presto potrebbero far ritorno nei posti di lavoro e ridare così un servizio alla città e ai cittadini non solo nella vigilanza, ma anche nei settori della solidarietà e del verde pubblico.