Il Kartdromo di Catenanuova punto di riferimento per lo spaccio di sostanze stupefacenti

180214 enna go Kart003Nell’operazione antimafia “Go Kart”, eseguita dal Comando provinciale dei carabinieri e dalla compagnia di Nicosia, un luogo di incontro propedeutico per l’acquisto di sostanze stupefacenti il kartodromo gestito da Salvatore Tirendi e dai figli Carmelo ed Antonio e la campagna circostante; qui a volte veniva mascosta la droga, soprattutto marijuana. La famiglia Tirendi formava una delle due “squadre” che avevano il compito di smerciare la droga. Gli allenamenti e le gare di kart avrebbero in qualche modo favorito lo spaccio ed il consumo della droga. Gli investigatori ritengono altresì che la presenza di copertoni ed altri ostacoli consentiva di nascondere molto bene la droga. Il primo passo falso Salvatore Tirendi lo ha commesso nel febbraio 2013 quando, tornando con il figlio Crmelo da Catania, dove aveva acquistato due chili di skunk, venne intercettato dai carabinieri. Salvatore Tirendi all’alt dei carabinieri non si fermò e poi nell’attraversare un ponte cercò di buttare tutto sul fiume, ma i carabinieri recuperarono lo stesso l’involucro con la droga. Nelle campagne vicino al kartodromo Ignazio Saputo all’interno di un cuscino lasciò un chilo di marijuana, ma i carabinieri che seguivano da tempo questi movimenti attorno al kartodromo lo recuperarono prima che arrivassero i componenti l’organizzazione che si disperarono a cercarlo, pensando che lo avessero rubati i loro concorrenti.