Nicosia. Lumini accesi lungo la scalinata del soppresso carcere

Nicosia Lumini per CarcereNicosia. Continua la protesta contro la chiusura del carcere dal quale venerdì mattina sono stati trasferiti ad altre struttura la metà dei detenuti. Venerdì sera in segno di protesta ma anche di speranza per un possibile cambiamento di rotta da parte del ministero della Giustizia, sulla scalinata di piazzetta Speciale, dove è istituito il presidio e su quella che da Salita Cappuccini porta al convento ed al carcere, sono stati accesi i lumini in concomitanza al passaggio della processione del Cristo in croce. I lumini verranno accesi ogni sera durante tutto il periodo delle festività pasquali, mentre il presidio che vede un sit in permanente, al momento rimarrà attivo ad oltranza. Ieri mattina in piazzetta Speciale davanti al gazebo della protesta diversi cittadini hanno manifestato il loro dissenso, ma anche il senso di impotenza per la continua perdita di presidi istituzionali e per la china socio economica che la città sembra avere irreversibilmente imboccato. Non ci sono state proteste, cortei, serrate o scioperi e non ce ne saranno. Nessuna protesta come quella di settembre 2013, nei giorni della chiusura del tribunale, quando migliaia di cittadini sono scesi compatti in strada a difendere, simbolicamente e senza alcuna violenza, il Palazzo di giustizia e tutto ciò che esso rappresentava. Una stanchezza che non riguarda solo Nicosia ed i nicosiani, ma anche l’intero territorio vicino. Presumibilmente i circa 30 detenuti che rimangono ancora nella casa circondariale nicosiana verranno trasferiti entro la settimana prossima, probabilmente già martedì mattina, considerato che saranno sufficienti due pullman.