Fisco. Unimpresa, 4 aziende su 5 in ritardo con pagamenti F24

enna_unimpresaAllarme rosso sui pagamenti fiscali: quattro aziende si cinque sono in ritardo sui versamenti fiscali effettuati con il modello F24 predisposto dall’Agenzia delle Entrate. Questa la stima di Unimpresa – Associazione Interprovinciale di Enna e Caltanissetta, sulla base delle informazioni raccolte nei giorni scorsi attraverso le sedi territoriali, dopo la scadenza del 16 Maggio, ultimo giorno utile per parecchi pagamenti fiscali, contributivi e previdenziali. Secondo l’analisi dell’Associazione, l’81,3% delle micro, piccole e medie imprese associate non ha rispettato i termini di legge previsti per il versamento di tasse e contributi all’amministrazione finanziaria.
Il dato è in forte aumento rispetto alla rilevazione di Aprile, quando la percentuale si era attestata al 76,5%.

“Si supera il primo appuntamento e si punta a pagare subito dopo, appena la cassa lo consente, usufruendo del regime del ravvedimento oneroso, che consente di pagare con sanzioni lievi” spiega il Presidente di Unimpresa, Michele Turrisi.

Il dato sulle imprese non in regola con gli adempimenti fiscali, secondo Unimpresa, è omogeneo in tutti i settori imprenditoriali: dalla piccola industria ai servizi, tutte le categorie sono con l’acqua alla gola. Nell’ambito dell’industria, il settore dell’edilizia, in particolare, resta quello che sembra registrare le maggiori difficoltà e il dato sui “ritardi F24” arriva all’86,3%, mentre la percentuale più bassa registrata è nei servizi (trasporti: 24,2%).

Tuttavia le “sofferenze fiscali” sono una sorta di minimo comune denominatore per tutti i comparti economici: alimentazione, arredamenti, metalmeccanici, nautica e poi agricoltura, commercio, trasporti e turismo. Secondo Michele Turrisi, “per le micro e piccole imprese lo sforamento dei termini è una scelta obbligata: la crisi di liquidità non consente ampi margini di manovra e le casse delle aziende, strozzate dalla stretta delle banche sul fronte del credito porta a un vicolo cieco. Spesso si sceglie di lasciare i modelli F24 nel cassetto per avere la certezza di poter comprare alla propria famiglia almeno lo stretto necessario per la sopravvivenza”.