Strategia aree interne (Snai): Caltagirone si candida, intanto alcuni comuni guardano a Ragusa

calatino-sud-simetoIl salone di rappresentanza “Mario Scelba” del municipio di Caltagirone ospiterà, mercoledì 10 settembre, a partire dalle 8,30, la riunione del Focus Group Area Calatino, con il quale questo territorio, attraverso i propri “testimoni” (rappresentanti istituzionali, operatori di settore, tecnici di specifiche aree, etc.) “racconterà” le proprie specificità, dal punto di vista dei rischi e delle opportunità, nei settori dello sviluppo locale, della mobilità, dell’istruzione e della sanità, ai componenti del comitato tecnico Aree interne del Dipartimento programmazione della Regione siciliana, che presenteranno poi le proprie osservazioni di merito.
In questo modo l’area del Calatino (Caltagirone, Grammichele, Licodia Eubea, Mineo, Mirabella Imbaccari, San Cono, San Michele di Ganzaria e Vizzini; portavoce il sindaco di Caltagirone Nicola Bonanno) si candida a essere selezionata per la Strategia nazionale aree interne (Snai), a cui concorrono anche altre quattro aree interne: “Terre Sicane” nell’Agrigentino, “Nebrodi”, “Madonie” e “Simeto – Etna”.

Sui Liberi Consorzi dei Comuni, su cui tuttavia pesa un silenzio assordante, nel frattempo Mazzarrone e Licodia sembrano guardare a Ragusa. Con i comuni del nord-est del Calatino (Scordia, Militello, Palagonia, Ramacca, Castel di Iudica).
C’è inoltre un progetto che coinvolge tutta la Sicilia Sudest: la candidatura di Siracusa e del Sudest a Capitale europea della cultura 2019, presentata ufficialmente al ministero per i Beni e le attività culturali. Siracusa è la città capofila della candidatura, alla quale hanno aderito 19 comuni: 18 delle tre province del Sudest siciliano (Siracusa, Catania, Ragusa) più Piazza Armerina.