Annuncio del neo “Patto per Enna”: Centro destra immedesimato nel ruolo del cortigiano fedele

Nasce “Patto per Enna” per i cittadini onesti e volenterosi, così chiosa il Presidente del Consiglio comunale, Maurizio Bruno. A spiegare il documento appresso riportato il Consigliere Di Pietro nello spiegare che il tempo ed il metodo delle chiacchiere è finito, con l’ambizione di mostrare una buona politica per ottenere buoni risultati ed, infine, governare bene la cosa pubblica.
Il documento ufficiale:
“Il gruppo “Patto per Enna”, nel quale sono confluiti i consiglieri Bruno, Contino, Dipietro, Fiammetta, Fussone, Gargaglione, Incardona e La Porta, è nato con l’ambizione di cambiare la politica locale. Una politica fatta di tante parole e pochi fatti e che ha prodotto una amministrazione comunale, che, da un lato, alza ingiustificatamente le tasse e, dall’altro, non riesce a garantire neanche i servizi primari, ad esempio l’assistenza agli anziani”.
Bruno Contino Dipietro Fiammetta Fussone Gargaglione Incardona La Porta
Qui una prima stoccata, anche se vecchia di anni e mai risolta: “Una politica che ha generato due Ato (quello per la gestione dei rifiuti e quello idrico) che sono già nel libro dei records negativi: l’Ato rifiuti per l’indebitamento in rapporto alla popolazione e quello idrico per quello dell’acqua più cara della Sicilia! Una politica guidata dal Pd ennese in un contesto in cui spesso e volentieri la gran parte del centro destra si è immedesimato nel ruolo del cortigiano fedele”.
“Patto per Enna” è nato, su sollecitazione di tanti cittadini ed associazioni, per creare una alternativa allo sfascio a cui si assiste impotenti ormai da troppo tempo.
”Non promettiamo rivoluzioni- fanno presente gli otto Consiglieri – perchè il termine in Sicilia ha assunto una dimensione comica, ma ci impegniamo a praticare metodi più incisivi delle tante chiacchiere con le quali spesso la politica locale ha liquidato i reali problemi della gente”.
Ieri, nel consiglio comunale in cui il gruppo si è costituito, sono stati determinati per il rinvio dell’innalzamento della Tasi al 2,5 per mille, “che è eccessivo per le tasche dei cittadini ed è ingiustificato perchè l’amministrazione non ci ha messi a conoscenza di come intende spendere i soldi che ricaverà dal prelievo. Invitiamo i colleghi Consiglieri, anzicchè obbedire a logiche di partito o consolidare vecchie e nuove strane alleanze a sostegno dell’amministrazione Garofalo, a riconoscere l’inopportunità di un prelievo fiscale che graverà per centinaia di euro a carico di ogni famiglia ennese e a votare contro la proposta dell’amministrazione”.
A questo punto una ciambella di salvataggio per l’Amministrazione: “Se poi ci si dimostrerà quanto è necessario per garantire servizi essenziali o per procedere alla stabilizzazione dei precari, siamo pronti a fare la nostra parte, ma prelievi a scatola chiusa non ne avalleremo!”
Ed infine la promessa ed un appello, sperando che non sia solo un proclama elettorale, in vista delle prossime amministrative di maggio prossimo: “Il primo impegno che prendiamo è quello di occuparci del servizio idrico che è tanto esoso quanto scadente. Entro un mese convocheremo un’assemblea cittadina sul tema nella quale porteremo una serie di iniziative concrete che risolvano definitivamente i tanti problemi aperti. Siamo consapevoli che si tratta di uno sforzo notevole che, per portare risultati ha bisogno del contributo dei tanti cittadini ennesi onesti e volenterosi ai quali rivolgiamo l’appello: “Aiutateci!”