Enna. In arrivo le nuove TASI e TARI… ma con sorpresa finale

Tia Tarsu Tares Trise TariI cittadini contribuenti del Comune di Enna non faranno in tempo a digerire la TARSU per gli anni 2010 e 2013 recapitate in piena estate; è infatti in arrivo la nuova stangata che per l’anno in corso ha cambiato ancora una volta denominazione. Il Consiglio Comunale è infatti chiamato a deliberare, oltre alla tradizionale aliquota comunale dell’IRPEF, anche la TASI (vecchia ICI) e la TARI (vecchia TARSU). L’articolazione tariffaria dei tributi locali dovrà essere approvata entro il termine per l’approvazione del bilancio di previsione, che per l’anno corrente è previsto per il prossimo 30 settembre 2014. Ma la sorpresa, al momento sconosciuta anche ai Consiglieri comunali, è che l’Ufficio Tributi sta per notificare ai tartassati contribuenti ennesi anche la TARSU, udite udite, relativa all’anno d’imposta 2008. Prepariamoci quindi ad un autunno bollente, considerato che già per la TARSU 2010 si prevedono centinaia, se non migliaia, di ricorsi alla Commissione Tributaria.
Chiediamo quindi lumi a Massimo Greco in ordine alla legittimità di un’eventuale pretesa tributaria della TARSU per l’anno 2008.

Non è tardiva una pretesa del genere?
Certo che è tardiva, ma non è prescritta. L’anno d’imposta già prescritto è il 2007 e qualcuno prima o poi dovrà spiegarci chi dovrà rispondere della mancata riscossione di detto tributo a copertura di un servizio regolarmente reso il cui costo per il 2007 si aggirava intorno a 3 milioni e 800 mila euro. Anche nel 2008 il servizio è stato reso ma nel balletto di competenze fra Autorità d’ambito e Comuni nessuno si è preso la briga di riscuotere il connesso tributo.

Quindi la pretesa della TARSU per l’anno 2008 è legittima?
Tutto dipende da come il Comune intende impostare l’articolazione tariffaria, senza dimenticare che, come ho più volte sostenuto anche presso le sedi della giustizia tributaria, il regime di prelievo per il 2008 non potrà essere la TARSU ma la TIA. Il Comune si ostina ad applicare un regime di prelievo TARSU che è stato soppresso nel 2005 e reintrodotto nell’ordinamento locale nell’anno 2011 e quindi valevole solo a partire dall’anno 2012.

TARSU o TIA cosa cambia per il contribuente?
Sì cambia, intanto perché con la TARSU viene pagata anche l’addizionale ex ECA e poi perché la TARSU a differenza della TIA, della TARES e della futura TARI, non tiene conto del principio comunitario “chi inquina paga”. Ciò significa che con la TIA il contribuente potrà pagare meno se dimostra di inquinare meno, con la TARSU il medesimo contribuente è obbligato a pagare sulla base della superficie dell’immobile a prescindere dalla produzione di rifiuti.

Secondo lei il Comune prenderà l’ennesimo granchio?
In questo settore la statistica ci dice che le probabilità che il Comune sbagli ancora una volta sono elevate. Da cittadino mi auguro che il Comune incanali, una volta per tutte, la propria azione amministrativa sui binari della legittimità, anche perché allorquando viene promossa una pretesa tributaria illegittima, come ad esempio per le due annualità 2009 e 2010, a pagare sono sempre i cittadini e non certo i Funzionari e/o gli Amministratori affetti da ignorantia legis. E’ una sorta di bumerang!!