Enna Tasi. Consigliere Ferrari: PD privo di una guida che sappia guidarlo

Enna. Punto di vista del Consigliere comunale Dante Ferrari, lista Musumeci, sulla conclusione di questa notte del massimo consesso civico ennese sull’aliqiota Tasi.
Queste le considerazioni dell’esponente di centro destra, che sicuramente non può essere annoverato tra i “cortigiani fedeli” dell’opposizione:

Dante ferrari (2)“Se c’è qualcuno che ha intrapreso la strada del dissesto politico ed amministrativo, alla luce di quanto consumatosi ieri sera in aula consiliare, questi è solo ed esclusivamente il Partito democratico ennese.
Un partito allo sbando, privo di una guida che sapesse guidarlo e sapesse aprire almeno una volta la bocca per difendere quella oscena proposta di delibera sulle aliquote TASI che il primo Cittadino e la sua Giunta avevano osato proporre all’aula; una delibera che, approvata dal PD dopo la mezzanotte, consente automaticamente al Ministero delle Finanze di abbassare le aliquote all’1/1000 impedendo pertanto ai nostri concittadini di essere ulteriormente vessati.
E tutto ciò sebbene per tutti i lavori consiliari Garofalo e compagni avessero minacciato un imminente ma altrettanto fantomatico dissesto poi confutato in aula dal Dirigente di Ragioneria che ha ritenuto conducente, contabilmente parlando, l’ emendamento delle opposizioni con il quale le aliquote venivano ribassate all’1,5/1000.
Un Sindaco che all’inizio dei lavori sorprende tutti commettendo un grossolano errore di strategia politica alla luce dei toni arroganti e presuntuosi e della inopportuna terminologia utilizzata durante il suo intervento: “atti di sciacallaggio”, “non temo ricatti da alcuno”, “non faccio appelli” con l’invito conclusivo a “tenere la schiena diritta”, proprio lui al quale chiedo di sapere quale posizione abbia tenuto, sempre ieri all’assemblea dell’ATO rifiuti, relativamente al voto sulle assunzioni di responsabilità da parte del Collegio di liquidazione dell’ATO stesso.
Di fronte ai nostri banchi lo squallore più totale: il PD ortodosso in assordante silenzio, con il suo capogruppo che, suonato come un pugile all’angolo, non riesco proprio più a comprendere a quale delle quattro categorie di uomo individuate dall’illustre Sciascia egli possa appartenere; e con l’aggravante che quando quella parte del PD più ragionevole o, meglio, meno ortodossa, invita il proprio stesso partito a dialogare ed a trovare un punto di sintesi, l’ordine di scuderia diventa bere o affogare in barba al fatto che la Città potesse subire un massacro di aliquote come quelle da Garofalo e Di Gangi irresponsabilmente proposte: il loro emendamento al 2/1000 va pertanto comunque bocciato.
Alla fine di tutto ciò, le aliquote scendono all’1/1000 grazie al lavoro d’aula di una opposizione che avrebbe a sua volta consentito, con un proprio emendamento presentato durante i lavori d’aula e nell’ottica di un dialogo costruttivo, che l’aliquota salisse sino all’1,5/1000 ma per Garofalo, l’arrogante ed incapace Sindaco di questa nostra martoriata città, ciò avrebbe rappresentato una sconfitta ancora più cocente delle aliquote all’1/1000.
Il Sindaco sociologo, cultore della buona politica e del dialogo costruttivo, fortemente rispettoso di un Consiglio comunale che, come lui spesso dimentica, rappresenta la Città, perde la pazienza, si rifiuta addirittura di rispondere a quesiti specifici e continua a sgovernare ancora più di prima la nostra Città, peraltro minacciando, bleffando per tutta la serata, di un imminente dissesto che il Dirigente di Ragioneria ha poi negato nei fatti durante il suo ultimo intervento.
Questi sono il Sindaco ed il Partito democratico che si accingono a richiedere il voto ai nostri concittadini forti di un impegno politico costruttivo e di una miriade di risultati amministrativi conseguiti da quattro anni in qua !!!
Se la delibera di Garofalo e di Di Gangi, di parte del Partito democratico e del suo logorroico ed audace capogruppo ieri fosse stata approvata entro la mezzanotte, oggi i Cittadini ennesi avrebbero avuto una tassazione massacrante che, inserita in una contingenza economica già di per sé devastante, avrebbe con certezza rappresentato la ciliegia sulla torta.
Provate a non dimenticare quanto successo ieri in Consiglio carissimi conCittadini; soprattutto non dimenticatelo il prossimo maggio: sarebbe l’occasione buona per spedire il Sig. Sindaco in villeggiatura a Santo Stefano o a Pettineo, soprattutto ora che lo sbocco al mare lo abbiamo dopo tanti anni raggiunto; che lungimiranza il nostro Sindaco!!!”.