Enna. “Patto per Enna”: “nessun ostruzionismo, tante bugie, ecco com’è andata”

Bruno Contino Dipietro Fiammetta Fussone Gargaglione Incardona La PortaNon si spengono i riflettori intorno alla vicenda Tasi e così dopo le esternazioni furiose del sindaco Garofalo e le accuse del capogruppo del Pd, Angelo Salamone, qualche giorno dopo il consiglio comunale, ecco arrivare il pensiero del gruppo “Patto per Enna” che si dice incredulo di fronte a tali dichiarazioni prive di riscontro, nella realtà dei fatti, per come si sono susseguiti nel corso del consiglio comunale celebratosi il 10 settembre c.a., al fine di fare chiarezza e rendere edotti tutti gli ennesi di cosa è realmente accaduto in quella sede circa l’approvazione delle tariffe TASI, e di smentire quanto affermato dal primo cittadino e da chi dovrebbe guidare il gruppo consiliare del PD, pone all’attenzione della cittadinanza quanto segue.
“Contrariamente alle affermazioni del Sindaco Garofalo, nessuna azione ostruzionistica è stata posta in essere dai gruppi di opposizione ed in particolare da “Patto per Enna” che si è limitato, nel rispetto delle regole che reggono il dibattito consiliare, a porre in evidenza alcune criticità proprie dell’azione amministrativa della Giunta Garofalo, in tema di politica fiscale-tributaria.
Si è posto in evidenza, come la proposta di delibera per l’approvazione delle tariffe Tasi, non fosse rispettosa dei dettami legislativi in materia, trafusi poi nel regolamento TASI approvato dal PD e dai gruppi che spesso e volentieri soccorrono l’amministrazione Garofalo, tanto che la proposta di delibera veniva emendata dall’amministrazione proponente nella stessa seduta, prendendo spunto dalle osservazioni del Gruppo Consiliare “Patto per Enna”, con ciò confermando che nessuna azione ostruzionistica era stata posta in essere.
Tutto ciò ha comportato circa due ore di legittimo dibattito, che si sarebbe di sicuro potuto evitare, se l’Amministrazione Garofalo, nel redigere la proposta di delibera per l’approvazione delle tariffe Tasi, fosse stata più attenta e rispettosa delle norme che disciplinano la materia.
In altre parole, la delibera poteva essere approvata due ore prima della mezzanotte del 10 settembre, e non due minuti dopo lo scoccare della mezzanotte.
Ma vi è di più.
E’ necessario informare la cittadinanza, che la delibera in questione poteva essere approvata addirittura entro il 23 maggio 2014, termine questo originariamente fissato dalla legge e più volte prorogato da vari decreti ministeriali, per ultimo al 10 settembre c.a..
Ci si chiede e si chiede all’Amministrazione: come mai, per come hanno fatto altri comuni, le tariffe non sono state approvate anzitempo e si è atteso l’ultimo giorno utile fissato dal legislatore?
La risposta è semplice. L’Amministrazione Garofalo si presenta sempre ad ogni appuntamento politico-amministrativo di fondamentale importanza per le sorti della città, perennemente in ritardo.
Circa le affermazioni nel comunicato stampa del Capo Gruppo del PD Angelo Salamone, occorre porre in evidenza come quanto dallo stesso dichiarato a distanza di alcuni giorni dal Consiglio Comunale del 10 settembre, che ha visto il gruppo consiliare di maggioranza soccombere di fronte ai legittimi attacchi delle opposizioni e degli stessi consiglieri comunali del PD, sembrano essere stati dichiarati da chi in realtà non ha ascoltato il dibattito consiliare, cosa questa che comunque giustificherebbe il silenzio da lui tenuto nel corso dell’intero Consiglio.
Appare veramente ridicolo poter affermare che l’amministrazione Garofalo “ha proposto uno schema di entrate tributarie il meno gravoso possibile per i cittadini ed in grado di assicurare tutti i servizi che la legge nazionale sulla TASI prevede”, poiché il Sindaco e tutto il suo endurance, ha proposto una tassa, fissata per legge tra l’1 per mille (minimo) ed il 2,5 per mille (massimo), al massimo previsto dalla legge (2,5 per mille), senza sforzarsi di trovare soluzioni alternative, che potessero contenere l’esosa pressione fiscale a cui è sottoposto il contribuente ennese.
Alla luce di ciò, come può parlare il Capo Gruppo del PD di “schema di entrate tributarie meno gravoso possibile per i cittadini”?
Questa volta a lui la risposta.
Non sono inoltre comprensibili le altre affermazioni di Salamone secondo le quali:
1 – l’opposizione sarebbe sfuggita al dibattito politico;
2 – l’opposizione non avrebbe indicato le risorse per coprire il minor gettito tributario, legato all’abbassamento delle tariffe.
Ebbene il nostro gruppo sottolinea con forza che se c’è qualcuno che è sfuggito al dibattito politico questi è stato solo ed esclusivamente il PD che, per come è noto, nell’arco di tutto il dibattito consiliare, non ha proferito una sola parola a difesa delle posizioni assunte dall’amministrazione Garofalo, legittimamente criticate dall’opposizione e da Patto per Enna, sotto ogni sfaccettatura.
Circa poi il secondo aspetto, il Capo gruppo del PD dimentica, forse volutamente, forse perché di fatto assente in consiglio comunale, o forse perché distratto, che Patto per Enna ha presentato un emendamento che fissava l’aliquota all’1,5 per mille, consentendo così un maggiore introito dello 0,5 per mille rispetto al minimo, indicando anche a chiare lettere, le risorse a cui attingere per coprire la differenza che amministrazione avrebbe voluto incamerare fissando le tariffe al massimo.
La risorsa si chiama “avanzo di gestione degli anni precedenti”.
In altre parole, per rendere tutto chiaro ai nostri concittadini, abbiamo scoperto che l’Amministrazione Garofalo, che nulla in merito ha detto ai gruppi consiliari, ancorché meno al proprio gruppo, gli anni precedenti non ha speso circa 1,5 milioni di Euro, somma questa che, su nostro suggerimento, si poteva utilizzare (e di ciò dà conferma l’Ufficio di Ragioneria) per sopperire al mancato introito lamentato dal Sindaco e dall’Assessore Di Gangi.
Parlando ancora in soldoni, il mancato introito sarebbe stato di circa 1,2 milioni di Euro, a fronte di un avanzo di gestione utilizzabile, di 1,5 milioni di Euro.
A buon intenditore poche parole.
Infine, per amore di verità, trasparenza e chiarezza nei confronti dei cittadini, brevissime ma significative ultime considerazioni vogliamo farle.
Non risulta affatto vero che la Città rischia il dissesto finanziario, poiché è stato lo stesso Dirigente dell’Ufficio di Ragioneria ad affermare che non si corre affatto questo rischio, in risposta alla specifica domanda posta in essere durante il dibattito dai consiglieri di opposizione.
In ogni caso, risulta a questo Gruppo assolutamente incomprensibile quanto maldestramente sbandierato ai quattro venti dal Sindaco e dal Capo gruppo del PD, circa l’impossibilità di erogare servizi alla cittadinanza.
Invero l’assistenza domiciliare agli anziani è già sospesa da maggio; la pessima qualità con cui ha erogato finora altri servizi come traffico e viabilità è sotto gli occhi di tutti.
Per non parlare dell’illuminazione pubblica, costo questo fra i più alti addossato ai cittadini ennesi, che si sarebbe potuto totalmente azzerare, qualora l’amministrazione avesse dato corso ad una mozione, proposta dal Consigliere di maggioranza Grippaldi, e votata all’unanimità dal Consiglio Comunale, che prevedeva la sostituzione dell’attuale impianto di illuminazione, con nuovo ed evolutivo impianto a led. Tale ultimo impianto avrebbe comportato un risparmio iniziale di circa 700 mila euro, risparmio che nel corso degli anni, avrebbe, per come detto, azzerato il costo della pubblica illuminazione, che si aggira ad oggi, a poco più di 1.300.000,00 Euro all’anno.
Falso poi quanto affermato circa la possibile mancata stabilizzazione dei precari, e ciò poiché:
1 – tale costo, per come può evincersi dalla stessa delibera di approvazione della Tasi, non rientra tra quelli da finanziare con la predetta tassa;
2 – il costo per la stabilizzazione dei precari, risulta già essere coperto da altre fonti.
In conclusione, come si può sostenere che il Comune non potrà più erogare alcuni servizi essenziali, se ad oggi, settembre 2014, in attesa dell’approvazione del bilancio di previsione, l’amministrazione ha già speso i 10 dodicesimi delle somme a sua disposizione? Cosa avrebbe potuto più erogare con soli 2 dodicesimi?
Tutto quanto sopra espresso, perché la Città ne abbia contezza”.
I componenti il Gruppo Consiliare
“Patto per Enna”

Maurizio Di Pietro
Maurizio Bruno
Giovanni Contino
Cesare Fussone
Filippo Fiammetta
Paolo Gargaglione
Mauro Incardone
Peppe La Porta

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