La Maccalube di Floristella ed il “vulcanismo freddo”

vulcanismo freddo2In provincia di Enna diverse sono le aree interessate da fenomeni di “vulcanismo freddo”. In realtà le Maccalube non hanno niente a che vedere con i vulcani, esse sono, infatti delle aree in cui serbatoi di gas (in genere Metano) e acque, salgono in superficie trascinando con se fango. Normalmente le manifestazioni possono essere minimali o, addirittura silenti. Per anni le emissioni si fermano per poi, all’aumentare della pressione, esplodere gettando in aria quantità più o meno grandi di fango.
vulcanismo freddo3Queste caratteristiche le fecero chiamare dagli arabi maqlub, che vuol dire terra che si rivolta, rivolgimento. In siciliano la maccaluba è chiamata anche “ucchiu”, per la forma circolare che assume l’area non vegetata ove fuoriescono i gas.
A Floristella è presente una interessante Maccaluba, censita Giuseppe Maria Amato e dalle dottoresse Ingrasciotta ed Umbriaco, nel catalogo dei Geositi redatto nel 2006 e pubblicata in diversi consessi internazionali quale geosito di notevole importanza. Da anni la maccaluba è in condizioni di emissione minima, con diversi piccoli fiotti gassosi e alcuni rivoli di acque che sgorgano dal centro dell’Ucchiu. Ricadendo in demanio il Direttore Caruso ha pensato bene di provvedere alla nastratura e poi di giungere ad una vera e propria recinzione e tabellazione del sito.
Oltre a quelle di Floristella anche le emissioni, oggi quiescenti e, praticamente invisibili, di Villarosa, poste oramai a poche decine di metri dal paese, e quelle dell’area di Centuripe.
vulcanismo freddo
Il caso di Aragona, giunto alla ribalta per la tragica morte dei due bimbi, è stato anticipato qualche anno addietro dal ribaltamento delle maccalube di Terrapelata al villaggio di Santa Barbara di Caltanissetta, ove i danni furono ingenti ma senza vittime, e, sempre ad Aragona, da un parossismo che venne filmato e da tempo gira anche su Youtube.


Foto di Giuseppe Maria Amato e Viviana Ingrasciotta