Nicosia. Il consiglio comunale approva la tariffa rifiuti

tari 2014Nicosia. Il consiglio comunale ha approvato l’imposta per il servizio di igiene ambientale, per un importo pari a quello del 2013 e adesso si avvia ad adottare il bilancio di previsione 2014 e, subito dopo, a proporre la mozione di sfiducia al sindaco Sergio Malfitano. As esprimere voto favorevole alla Tariffa Rsu, che equilibra il bilancio, tutto il consiglio ad eccezione di Carmelo Amoruso, consigliere Udc e vicesindaco ed Enza Tomasi, ex assessore, del gruppo Indipendente che hanno abbandonato l’aula. Il costo del servizio è stato determinato sulla base di due delibere del consiglio comunale, una dello scorso maggio, con la quale era stata prevista copertura per un milione 678 mila euro e poi quella dello scorso luglio con la quale il consiglio aveva dato il via libera alla riscossione degli acconti per il servizio svolto nel corso dell’anno per un importo del 90% della Tarsu 2013. Acconti che i cittadini nicosiani hanno versato e sui quali il Comune ha incassato oltre 800 mila euro. Subito dopo l’aula ha approvato il Piano delle alienazioni, l’ultimo atto propedeutico all’adozione del bilancio di previsione ed ha aperto la discussione sullo strumento di programmazione economica e finanziaria che verrà approvato alla prossima seduta che dovrebbe essere tenuta già la prossima settimana. Un consiglio stanco di polemiche e pressioni che stringe i tempi per scongiurare problemi per le casse dell’Ente. Tra i consiglieri comunali che ormai hanno deciso di presentare e discutere la mozione di sfiducia vige la consegna del silenzio fino all’approvazione del Bilancio. La mozione che avrebbe già almeno 15 firme dovrebbe essere presentata il giorno successivo all’approvazione dello strumento di programmazione, anche se sicuramente prima della registrazione al protocollo ci sarà una riunione di tutti i firmatari. Una volta protocollata la mozione la presidente del consiglio Maria Di Costa dovrà metterla all’ordine del giorno non prima di 10 giorni dal deposito e non oltre 30 giorni. In ogni caso l’obiettivo dei firmatari è discuterla e votarla entro la fine di dicembre, in modo da potere rientrare nella finestra elettorale di maggio 2015 ed evitare un lungo commissariamento del Comune. Secondo alcune indiscrezioni comunque il sindaco Sergio Malfitano, per quanto deciso a rimanere al suo posto potrebbe decidere di dimettersi alla vigilia dell’eventuale voto in aula evitando così la discussione sui motivi per i quali i consiglieri hanno deciso di porre fine al suo mandato. Malfitano, comunque, insiste nel dichiarare che si ricandiderà in ogni caso, certo di godere ancora del sostegno popolare che nel maggio del 2012 gli consegno la guida del Comune con 4711 voti di preferenza, contro i 2070 del sindaco uscente Antonello Catania sostenuto dal centrosinistra ed i 1732 del medico cardiologo Antonio Casale espresso da liste civiche e dal Pdl.

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