Enna. Antenne di Montesalvo all’odg del Consiglio comunale

ripetitori montesalvoEnna. Attività politica ripresa per il consiglio comunale di Enna che mercoledì scorso si è riunito per discutere alcune delicate tematiche. È stata la prima seduta senza il segretario comunale Serafina Buarnè che da qualche giorno ha lasciato il suo incarico per andare a ricoprirne uno più prestigioso a Roma al Dipartimento dell’anticorruzione.
Ad occupare gran parte dei lavori d’aula è stata la questione legata alle antenne di Montesalvo con la denuncia forte di alcuni consiglieri convinti che ci sia dietro un’azione tesa a non spostare le antenne. Alla base c’è la richiesta di levare dal centro abitato queste presenze inquinanti come per altro confermato dal ministero che, d’affar suo, ha chiesto di individuare un sito alternativo, una ricerca che ha coinvolto tecnici ministeriali ma con i soldi del Comune. Fu allora individuata un’area in contrada Cozzo Matrice dove però vi è un vincolo archeologico oltre che paesaggistico. Ed è qui che monta la protesta dei consiglieri che si sono chiesti come può un tecnico del ministero individuare un’area però sottoposta a vincolo. Una sorta di gioco delle tre carte che ha il sapore della beffa. Da qui la denuncia dei consiglieri che dicono: “Lo Stato non vuole spostare le antenne ma non lo dice”. Ancora più duro è il consigliere Michele Riccobene secondo cui “dobbiamo conoscere i nomi dei tecnici che hanno relazionato, non è possibile sprecare i soldi della comunità e poi se lo Stato non vuole spostare le antenne lo dica chiaro”. La conferma che dalla Soprintendenza non arriverà mai il via libera è data dall’assessore Franco Nasonte che riconosce la necessità di individuare adesso un’altra area.
Sala Euno si è anche soffermata sul comodato d’uso concesso dal Comune all’associazione “Lo Sperone”. L’assessore Vittorio Di Gangi ha spiegato che non è a titolo gratuito “perché il centro offre diversi servizi alla città” ma è stato incalzato dall’intervento della consigliere Gaetana Palermo spiegando che “la manutenzione ordinaria e straordinaria per legge sono a carico del comodatario”. Palermo ha poi ricordato in aula che “per la cavalcata Federiciana il Comune ha sborsato all’associazione dieci mila euro” rincarando poi la dose: “Ho scoperto che il presidente dell’associazione è un dirigente del Pd, questo non è altro che il modus operandi di questa amministrazione comunale”.
In tema di entrate tributarie alle richieste del consigliere Cesare Fussone ha risposto l’assessore Di Gangi mentre sulle elezioni della Consulta dei Migranti è stato evidenziato che il blocco è arrivato per volontà dell’ex segretario comunale, Serafina Buarnè.




Williami Savoca per il quotidiano La Sicilia