Enna. Il Duomo, ovvero “La chiesa della regina”, in un reportage sul mensile “Bell’Italia”

duomo ennaScoprire un bel servizio giornalistico sulla nostra città, arricchito da foto a tutta pagina, che celebra la sua storia, le ricorrenze, i monumenti e i riti, ci inorgoglisce. Non si tratta della solita pubblicazione ad uso del turista, ma di una rivista mensile a tiratura nazionale molto apprezzata nel suo genere, da quasi trent’anni presente nelle edicole e librerie specializzate. Il reportage si trova nell’ultimo numero – marzo 2015 – di “Bell’Italia” edita da Mondadori. Già con l’editoriale – a firma del direttore, Emanuela Rosa-Ciot, – corredato da una bella foto dell’ “Urna” del Cristo Morto e con un titolo accattivante “Piccole grandi scoperte di Primavera”, il lettore è invogliato a sfogliare subito la rivista, dove trova – da pagina 46 a pagina 55 – il bel servizio che riguarda la nostra vetusta città. “Nella terra di Sicilia – scrive tra l’altro Rosa-Ciot – ci sono interessanti tradizioni sulla Settimana Santa, e tra queste ‘la grandiosa processione del Venerdì Santo a Enna’, città ‘nascosta’ nel cuore dell’isola”. Con i testi della giornalista Maria Cristina Castellucci e le foto di Alfio Garozzo, è descritta, in ben 9 pagine, la storia del Duomo, dalle origini (1307) fino alla sua completa ricostruzione – dopo il devastante incendio del 1446 – durata quasi tre secoli, che, con ricchezza di stili (dal gotico al rinascimentale e al barocco), con le sue pregevoli preziosità di arredi e corredi, compendia “una summa di opere d’arte collezionate dal Cinquecento all’Ottocento”. “La chiesa della Regina” è il titolo dato al servizio pubblicato da “Bell’Italia”, da oggi in tutte le edicole, che ad Enna si presume si esaurirà in pochi giorni. “Alta, inespugnabile, sacra, Enna è senza dubbio una delle città siciliane più affascinanti per storia e posizione”. Inizia così “il pezzo” della giornalista, che parte da lontano, dalla sua fondazione per opera dei Sicani, circa 3000 anni fa, esplorando i secoli successivi, intercalati dai miti di Cerere e di Proserpina, fino alla costruzione del trecentesco edificio sacro di Santa Maria Maiuri, poi dedicato alla Madonna Assunta e infine alla Madonna della Visitazione, voluto da Eleonora d’Angiò che col consorte Federico III d’Aragona, re di Sicilia, elessero Enna a residenza estiva. Dopo un minuzioso percorso storico-artistico del Monumento, la giornalista si sofferma sui riti della Settimana Santa, cui il Duomo è protagonista, definito dalla stessa “una chiesa di sorprendente bellezza”. Le ultime due pagine sono dedicate alla rubrica “dove, come, quando” che informano il potenziale turista come visitare il centro storico e, a seguire, la descrizione della Processione in notturna per le vie della città. Nella stessa pagina dei flash sul Venerdì Santo di Barrafranca, con il coloratissimo fercolo di Cristo (‘u Trunu), e di Pietraperzia con lo spettacolare “u Signuri di li frasci”. In ultimo notizie sugli alberghi, B&B e ristoranti e le prelibatezze culinarie: dal “Piacentino ennese” alle “Cassatelle di Agira”.

Salvatore Presti

Salvatore Presti Enna