Leonforte. Gioielli paesani

Leonforte affreschi chiesa SL’università popolare nell’ambito della riscoperta di Leonforte sconosciuta, progetto condiviso con la Pro Loco, ha tenuto lunedì pomeriggio una lezione d’arte e storia nella chiesa di san Giuseppe. Dal 9 Marzo 2015 san Giuseppe è compatrono di Leonforte, assurgendo al merito che il paese da sempre gli ha riservato. I recenti e ancora non completi restauri hanno ridato lustro anche al“Transito” del Borremans, che ora sovrasta l’altare maggiore. La statua di cui la tela ha preso il posto, opera della ditta Stuffleser di Ortisei del 1951, ha lasciato orfani alcuni fedeli affezionati al santo nella sua epifanica forma lignea, ma certo a breve saprà farsi amare come quella. Il professore Nigrelli e il maestro Felice hanno raccontato del sacerdote Crimì, della Via Crucis in gesso policromo, dell’organo di Calcerano di Acireale del 1866, della Sacra famiglia della scuola napoletana della metà dell’800, del presbiterio con le tele e l’affresco del Borremans e della cripta che ancora ospita l’ossario. Ai racconti accademici si sono alternati gli aneddoti e sembrava quasi di vederlo il popolo, odoroso di frumento e asinelli docili ginocchioni, a pregare per una grazia o a ringraziare per una supplica esaudita. Una particolare attenzione ha suscitato la croce ortodossa che un milite paesano devoto al santo portò al paese, fra le bombe e i morti dell’ultimo conflitto. Molti erano i presenti e molto hanno apprezzato questa pagina di Leonforte troppo spesso e da troppi ignorata.