Valguarnera lettera aperta del movimento politico “Insieme per Cambiare”

Angelo Bruno e Giuseppe InterlicchiaValguarnera. A distanza di tre mesi dall’insediamento della nuova Giunta targata Francesca Draià PD, il movimento politico “Insieme per cambiare” arrivato terzo alle consultazioni dello scorso 31 maggio, attraverso una lettera aperta inviata alle istituzioni locali e al Prefetto, fa un’ampia disamina del breve periodo amministrativo. Nella lettera, scritta da Angelo Bruno e Giuseppe Interlicchia, si parla di promesse non mantenute e di “imbarazzo istituzionale” legato in particolare a tre assessori nominati che per un motivo o per l’altro avrebbero dovuto già passare la mano. Si inizia dall’assessore Fabio Riccobene con delega ai Lavori Pubblici, sul quale l’opposizione consiliare “L’Altra Voce” aveva sollevato sin dai primi giorni l’incompatibilità perché svolge l’attività professionale di ingegnere. “Come si è risolto il problema si chiedono Bruno e Interlicchia? E sulla questione legata al vicesindaco Concetta Greco che avrebbe fatto lavori abusivi presso la sua abitazione e sulla quale sarebbe scattata una denuncia da parte dei vigili urbani del luogo come è andata a finire? Si interrogano. Alla luce anche delle dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa dalla stessa. “Considerata –aggiungono- la determina del responsabile dell’Utc Nicolò Mazza che ingiungeva al vicesindaco la rimessa in ripristino del fabbricato con la conseguente demolizione e rimozione delle opere abusivamente realizzate. Come intende il sindaco eliminare questa grave situazione di imbarazzo? Tenuto conto che chi riveste incarichi istituzionali è ritenuto incompatibile.” Si chiedono i due esponenti. L’altra questione è legata all’assessore allo Sport Alfonso Trovato: “Come è possibile –affermano Bruno e Interlicchia- far coesistere il sindaco Draià che in campagna elettorale proclamava un cambio di rotta rispetto alle vecchie logiche e l’assessore Trovato, riconducibile all’area Castoro del PD e che ha dimostrato nello svolgimento dell’attività politico- amministrativa di non esserne né all’altezza né idoneo? Un assessore che ha operato da partigiano, dividendo il paese con la propria faziosità?” Questo e altro si chiedono ancora Bruno e Interlicchia che esprimono pure riserve politiche sulla attività amministrativa. Parlano di promesse non mantenute da parte del sindaco e citano ad esempio la rimozione dei famosi paletti lungo le vie principali ancora non avvenuta, nonostante un’ordinanza. La questione del ripristino dei bagni pubblici promessi ma ancora in stato di abbandono. La nomina a sorvegliante del cantiere locale dell’Ato del signor Nino Castoro e poi rimosso. Parlano pure del consiglio comunale finora “silente e dormiente”, della pulizia delle strade cittadine che esclude quelle periferiche e ancora sul registro degli ingressi a Palazzo di città, sul problema del randagismo ancora irrisolto, sui giochi pirotecnici per il Santo Patrono finanziati da un privato. Su tutto ciò e in particolare su conti del Comune, Bruno e Interlicchia chiedono al sindaco un resoconto dettagliato.

Rino Caltagirone