Valguarnera: Consigliere chiede a sindaco annullamento delibera che favorisce Acqua Enna e penalizza il Comune

Giuseppe Profeta 1Valguarnera. Il consigliere comunale di opposizione de “L’Altra Voce” Giuseppe Profeta, componente della commissione Finanze, chiede all’Amministrazione Comunale di revocare o modificare la delibera di Giunta n. 73 del luglio scorso per un errore di calcolo di 30 mila euro a favore di Acqua Enna. Secondo l’ex vicesindaco infatti, la nuova Giunta a guida Francesca Draià non avrebbe tenuto conto di un’altra delibera la 119 del 2011 dell’Amministrazione Leanza e degli obblighi da essa derivanti da parte della società Acqua Enna. Nel prendere visione dell’atto deliberativo della Giunta Draià – spiega Profeta- si rileva la non logicità in ordine al procedimento amministrativo seguito dalla nuova Giunta. Acqua Enna ha disatteso gli obblighi assunti con la transazione, nonostante le diverse note da parte del settore economico/finanziario e tecnico del Comune, il cui contenuto non può essere omesso nel deliberato e deve esser parte integrante del procedimento.” L’ex Giunta Leanza a quanto pare, avrebbe raggiunto con Acqua Enna un altro tipo di accordo più favorevole al Comune. Si tratterebbe insomma di interessi attivi e rivalutazione monetaria a favore del Comune e mai pagati da Acqua Enna. “Dalle motivazioni espresse in delibera non risulta evidente – rimarca Profeta- la convenienza dell’Ente, elemento necessario per rendere legittimo l’atto transattivo.” Da un esame sommario del credito vantato dal Comune –secondo l’esponente di opposizione- risulterebbe infatti una differenza di circa 30 mila euro a danno del Comune. Profeta chiede pertanto di volere riconsiderare l’atto deliberativo verificando sia l’ammontare del credito che il debito maturato relativo al costo del servizio, accertandosi se parte dello stesso non sia stata precedentemente compensato. “E’ opportuno- conclude- verificare se la transazione in questione, trattandosi di compensazione con un debito derivante dal mancato impegno contabile, non rientri nella specificità del decreto legislativo 267/2000 e pertanto chiedo al responsabile del settore tecnico di valutare l’opportunità di non dare esecuzione all’atto deliberativo, fino a determinazioni della Giunta Comunale”.

Rino Caltagirone