Valguarnera ennesima polemica tra opposizione e presidente del Consiglio

Valguarnera Enrico ScozzarellaValguarnera. Si consuma in consiglio comunale l’ennesima polemica tra il presidente del consiglio comunale Enrico Scozzarella e il gruppo di opposizione “L’Altra Voce”. Tra i due organi è ormai un dialogo tra sordi, non c’è per nulla un punto di incontro che conduca a rasserenare gli animi. Le diatribe tra maggioranza e opposizione continuano in modo imperterrito; l’accusa lanciata dai consiglieri di minoranza è grave: per loro, Scozzarella non conduce i lavori d’aula in modo imparziale come un presidente del Consiglio dovrebbe fare. Il gruppo composto da Giuseppe Speranza, Giuseppe Arcuria, Concetta Dragà, Concetta Forte e Giuseppe Profeta ha inviato a Scozzarella una lettera- accusa con la quale stigmatizzano il suo comportamento nella conduzione delle sedute. “E’ con rammarico –scrivono- che dobbiamo rilevare il comportamento non consono al ruolo che le è stato assegnato.” In sintesi, giorno 28 scorso è stato convocato il Consiglio per discutere la proposta del sindaco riguardante il costo sulla raccolta dei rifiuti urbani quantificato in 895 mila euro. I consiglieri di opposizione accusano però il presidente Scozzarella di aver convocato la commissione consiliare alle ore 15 dello stesso giorno del consiglio, quando già la maggioranza e lo stesso presidente Scozzarella erano a conoscenza che tale punto non doveva più essere discusso quel giorno ma due giorni dopo, il 30 settembre: “solo a lavori conclusi abbiamo saputo- accusano i consiglieri di opposizione- che alcuni punti posto all’ordine del giorno sarebbero slittati di due giorni, cosa poi avvenuta regolarmente. A peggiorare di più la situazione ad inizio consiglio comunale –aggiungono- il fatto che ci hanno consegnato dei documenti parziali in cui mancavano le firme di tutti i proponenti della delibera, hanno completato la consegna quasi a fine consiglio invece la maggioranza aveva i documenti corretti, inoltre il Presidente non ci ha concesso di fare la nostra dichiarazione di voto, non dandoci più la parola. Per tutto ciò pongono al presidente Scozzarella una serie di interrogativi. “Per quale motivo ha omesso di comunicare ai consiglieri comunali la convocazione del consiglio del 30? Perché ha fatto votare e votato la richiesta di rinvio dell’argomento, se già aveva convocato una nuova seduta consiliare? Perché non è stato informato il Consiglio della lettera che ha inviata l’Ato nel mese di luglio sul costo del servizio per l’anno 2015 e conservata nei cassetti? Perché non sono stati informati i responsabili degli uffici Tecnico e Ragioneria?” Sulla mancata convocazione Scozzarella risponde così: “E’ una provocazione, la convocazione gliel’ho inviata a tutti via Pec certificata e lo posso dimostrare in qualsiasi sede.” Sull’opportunità di convocare una nuova seduta invece risponde: “In commissione era avvenuto un fatto nuovo, c’era una discordanza tra il responsabile dell’ufficio tecnico Mazza e il responsabile di Ragioneria Centonze sul costo del servizio, per cui a tutela del Consiglio ho ritenuto opportuno rinviare l’argomento”. Sulla lettera di luglio inviata dall’Ato e non portata a conoscenza del Consiglio afferma: “Io non lavoro all’ufficio protocollo, al Presidente del Consiglio posso assicurare che non è arrivato nulla e sconoscevo questa storia. Sul fatto di non aver dato la parola sull’argomento, verbali alla mano hanno fatto ben 7 interventi. Quello che mi preme assicurare a tutto il Consiglio è che tutto ciò che arriva e pertinente ai lavori d’aula, lo trasmetto tutto quanto ai consiglieri. La mia conduzione dei lavori d’aula –conclude- è svolta in modo imparziale, a tutela del Consiglio tutto, il fatto è che l’opposizione non vuole rassegnarsi di aver perso le elezioni”.

Rino Caltagirone