Enna. Ato Rifiuti: i mezzi non sono in regola per servizio raccolta e smaltimento

Valguarnera autoparco mezzi Ato RifiutiEnna. E’ probabile che in settimana si riuniscano in assemblea i sindaci per discutere su un problema che è di notevole importanza e che può risolvere temporaneamente solo il Prefetto, così come è avvenuto per la stessa cosa a Trapani. Sostanzialmente l’Ato Rifiuti non può utilizzare i mezzi (per lo più autocompattatori) per la raccolta dei rifiuti perché questi mezzi non sono in regola, in quanto l’Ato Rifiuti da circa tre anni non ha come azienda i requisiti per la raccolta il trasporto dei rifiuti in discarica, non è iscritto all’albo delle aziende che possono effettuare il servizio di trasporto dei rifiuti, e sino ad ora lo ha fatto in una situazione molto irregolare. SiciliAmbeinte, che ha gestito il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti per circa dieci ani, era iscritta all’albo delle ditte che svolgevano questo delicato compito, per cui tutto era regolare. Molto spesso i comuni o lo stesso Ato Rifiuti hanno affittato dei mezzi, specie autocompattatori, per il trasporto dei rifiuti presso ditte che sono autorizzate a farlo, ma il pagamento dell’affitto di questi mezzi continua ad essere molto esoso perché si parla di 500 – 900 euro al giorno, una cifra che pesa notevolmente nel bilancio economico dell’Ato Rifiuti o dei comuni. Una soluzione temporanea, così come è avvenuto a Trapani, la potrà dare solo il Prefetto con propria ordinanza, autorizzando questi mezzi a circolare per la provincia solo ed esclusivamente nella raccolta dei rifiuti. L’argomento è molto importante, complesso e delicato per cui bisogna ponderare la situazione per evitare che si possa incorrere negli errori ed in penalizzazione. A difficoltà si aggiungono altre difficoltà e poi non bisogna dimenticare che sia il commissario Amato che l’assemblea dei sindaci continuano a non risolvere problemi che sono importanti, che rappresenterebbero un risparmio economico notevole, e continuiamo a parlare della discarica di Cozzo Vuturo da mettere in esercizio la vasca B1, in attesa che venga realizzata l’altra vasca, l’impianto di selezione dei rifiuti di Gagliano mai entrato in funzione e costato più di tre milioni di euro e la maggiore funzionalità dell’impianto di compostaggio di Dittaino. L’impianto di selezione dei rifiuti di Gagliano, costato più di quattro milioni di euro, realizzato quasi otto anni fa, collaudato nel 2008 e che potrebbe ricevere i rifiuti di 2500 famiglie tra Gagliano ed Agira, ed essendo una struttura modulare si potrebbe incrementare e ricevere i rifiuti anche di Troina e Cerami che si trovano a poca distanza. Invece l’impianto continua a non funzionare, anzi c’è di più perché l’impianto è senza custodia, un cancello risulta aperto per cui rimane aperto e può essere oggetto di mira dei vandali. Già una volta è stato danneggiato dai vandali, che si sono portati via dei macchinari, provocando un danno di circa 50 mila euro, e continua a rimanere un mistero perché l’impianto non viene messo in attività, nonostante le continue sollecitazioni, ed in questo senso anche la Procura è stata interessata.