Aidone. Prof. Augusto Barbera, giudice Corte Costituzionale, ha incontrato i suoi concittadini

Barbera ad AidoneAidone. Un pubblico attento ed interessato si aspettava che il prof. Augusto Barbera, giudice della Corte Costituzionale, aidonese, nell’incontro organizzato dall’Amministrazione, palesasse la sua posizione circa il prossimo referendum sulla Costituzione, cosa che però non è avvenuta in quanto il prof. ha esplicitamente detto che “come giudice della Corte Costituzionale non posso pronunciarmi sulla revisione della Costituzione”. Ha però chiarito alcuni aspetti su quello che i cittadini voteranno ad ottobre prossimo. Partendo dalla constatazione che la Costituzione rappresenta l’identità di un popolo, il prof. Barbera ha spiegato che la prima parte, riguardante dignità della persona, principio di uguaglianza, di libertà religiosa, non è oggetto di modifiche. “Principi della Costituzione che ci danno identità che ci rendono diversi dal fascismo, dai Paesi islamici, dall’Argentina (facendo riferimento al libro Mailèn dello scrittore Renzo Marotta) non dobbiamo modificarli”- ha detto. E’ la seconda parte della Costituzione, quella inerente gli strumenti (Parlamento, Governo, Regioni), ad essere oggetto di revisione. “Con la massima serenità- ha detto Barbera – siamo chiamati a questo appuntamento. Qualunque sia il risultato, non ci sarà pericolo per la democrazia, per i principi costituzionali”. Barbera, parlando della sua amata Aidone, ha espresso il suo orgoglio perché, già nell’800, figure illustri come l’aidonese Filippo Cordova, hanno contribuito all’affermazione dei principi del costituzionalismo liberale. “Personaggi illustri come il prof. Barbera e tanti altri– ha sottolineato l’ex giudice Silvio Raffiotta – non devono essere solo un fiore all’occhiello ma devono servono da stimolo per la comunità”. Nella prestigiosa Biblioteca “Scovazzo”, “principale luogo della rete culturale” di Aidone, con le parole del sindaco di Aidone, tante le testimonianze di stima, tra cui quelle del sindaco di Piazza Armerina Filippo Miroddi e dell’assessore regionale agli Enti locali Luisa Lantieri, al prof. Barbera che, con cordialità e semplicità, non si è sottratto alle numerose strette di mano di quanti sono andati ad ascoltarlo.

Angela Rita Palermo