Dipendenti Tribunale Enna da più di un mese nella “sporcizia” e tra i più “perquisiti”

enna tribunale“Il personale amministrativo del Palazzo di Giustizia di Enna è unico, nella disgrazia generale del pubblico impiego” questa la forte dichiarazione delle RSU.
I rappresentanti sindacali aggiungono: “Oltre a condividere con gli altri colleghi del comparto Ministeri la mancanza di un rinnovo contrattuale da sette anni e non ha beneficiato delle riqualificazioni che in altri Ministeri, in quasi vent’anni, sono state ben quattro, ma oggi staccano di parecchie lunghezze i colleghi del resto d’Italia perché da quasi un mese lavorano negli ambienti più sporchi ed insalubri della penisola ed, ancora, sono i più “perquisiti” e discriminati d’Italia. Il 16 settembre i lavoratori riuniti in Assemblea hanno deciso di presentare un esposto al servizio di igiene pubblica dell’Azienda Sanitaria, perché basta fare un breve giro nelle scale e nei corridoi del Palazzo per vedere cumuli di sacchi di spazzatura raccolta dagli stessi dipendenti. Si è arrivati a questa situazione perché la gara di appalto del servizio è andata deserta e qualche “intelligentone” del Ministero e della Corte di Appello di Caltanissetta non avevano previsto la prosecuzione del servizio alla Ditta affidataria. La situazione rischia di aggravarsi perché nelle more dell’espletamento di una nuova gara non si hanno notizie di concessione di proroga per l’espletamento del servizio di pulizia alla Ditta uscente. Il pannicello caldo nella vicenda è stato l’aver trovato nelle pieghe del bilancio del Tribunale una somma di circa mille euro che si sta impiegando per effettuare cinque interventi di pulizia dei bagni”.
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E, questa mattina il personale ha messo in atto una forma di protesta avverso il controllo al metal detector cui si sottopongono quotidianamente i lavoratori, in pratica “chiedono di avere un ingresso a loro riservato dove il controllo è affidato alla lettura di una carta elettronica personale. In diversi Uffici giudiziari italiani tutto questo è prassi quotidiana ad Enna vorrebbero che lo diventasse. Oppure, visto che fanno parte dell’ordine giudiziario, così come i magistrati, avere riservato lo stesso trattamento. Una battaglia democratica per il riconoscimento di un diritto”. “Sappiamo benissimo – specificano le RSU – che quando si invoca la sicurezza, dalla legge Reale ai giorni nostri, perdiamo porzioni di libertà ed aumentiamo le paure, ma essere discriminati pur essendo tutti lavoratori del comparto Giustizia, questo no, non è possibile nei luoghi dove campeggia la scritta che ”la legge è uguale per tutti””.
I lavoratori hanno richiesto un incontro con il Presidente del Tribunale ed il Procuratore della Repubblica se, in quella sede, non verrà trovata alcuna soluzione ai problemi locali le Organizzazioni Sindacali hanno indetto tre giornate di astensione dal lavoro nei tempi e nelle forme che saranno individuati successivamente.