Prima udienza al Tribunale di Enna del processo a carico dell’On. Mario Alloro + 1 per diffamazione aggravata nei confronti di Alfonso Cicero

Oggi la prima udienza al Tribunale di Enna del processo a carico dell’On. Mario Alloro, deputato regionale del PD, e di Salvatore Falzone, ex scollaboratore del Sen. Mirello Crisafulli, per diffamazione aggravata nei confronti di Alfonso Cicero, ex Presidente dell’IRSAP. Per Alloro è il terzo processo scaturito dalle denunce di Cicero.

Mario-AlloroOggi, davanti al Tribunale di Enna, si è celebrata la prima udienza del processo a carico dell’On. Mario Alloro, deputato all’Ars, del PD, imputato del reato di diffamazione aggravata e continuata a danno di Alfonso Cicero, ex Presidente dell’IRSAP. A rispondere di diffamazione aggravata a danno di Cicero, nell’ambito del medesimo processo, anche Salvatore Falzone, di Caltanissetta, già stretto collaboratore dell’ex Sen. Mirello Crisafulli. Innanzi al Tribunale monocratico di Enna, nella persona della dott.ssa Alessandra Maria Maira, erano presenti Cicero, quale parte offesa e parte civile, ed il suo legale di fiducia, l’avv. Annalisa Petitto; per la difesa di Alloro, l’avv. Silvano Domina, e per Falzone, l’avv. Cantaro. Entrambi gli imputati, assenti, sono stati dichiarati contumaci. La prossima udienza è stata fissata per il 7 giugno 2017, giorno in cui è prevista l’audizione testimoniale di Cicero.

Dichiarazione di Alfonso Cicero:
“Alloro, il 3 e 4 giugno 2015, diffondeva alcune dichiarazioni totalmente false, che venivano pubblicate su Livesicilia, La Sicilia, Dedalomultimedia.it e sul proprio profilo Facebook, offendendo ripetutamente la mia reputazione. Alloro, in estrema sintesi, dichiarava, contrariamente al vero e con il solo obiettivo di offendere la mia reputazione, che le denunce da me sporte alle competenti autorità giudiziarie, per condotte correlate al suo ruolo di direttore generale dell’ASI di Enna, fossero frutto di mie farneticazioni e, altresì, che il 29 maggio 2015 mi fossi recato con la scorta ad Enna per fare campagna elettorale.
Falzone, invece, mi diffamava con un suo commento, rilasciato il 4 giugno 2015 sul profilo Facebook di Alloro, in cui sosteneva, falsamente, che avessi affidato gli incarichi legali dell’IRSAP in modo illegittimo. Analoghe falsità, quelle degli incarichi legali, diffuse sistematicamente ed in perfetta mala fede, sino a questi giorni, da taluni soggetti istituzionali contro i quali ho già presentato apposite denunce all’autorità giudiziaria per diffamazione aggravata e per altri reati ancora più gravi”.
Continua Cicero: “Questo è già il secondo processo in cui Alloro è imputato per il reato di diffamazione aggravata nei miei confronti. Infatti, è già alle battute conclusive il processo innanzi al Tribunale di Catania che lo vede imputato per avere diffuso a mezzo stampa, nel 2011, altre falsità a danno della mia reputazione, procedimento nel quale mi sono già costituito parte civile per la richiesta di risarcimento del danno alla mia onorabilità. Una vera ed incessante persecuzione attuata in questi anni a mio danno, messa in atto sistematicamente da diversi “colletti bianchi” dei Consorzi ASI della Sicilia, che ad oggi mi vede parte offesa in ben cinque processi per diffamazione aggravata nonché in altri procedimenti ancora in fase d’indagine, per le spudorate e ripetute falsità diffuse a mezzo stampa finalizzate a delegittimarmi innanzi all’opinione pubblica ed a promuovere un’azione di ritorsione nei miei confronti per le denunce presentate contro taluni “poteri opachi” che, nei decenni, avevano “divorato” le aree industriali della Sicilia. Inoltre, Alloro, a seguito delle mie denunce presentate nel 2010 all’autorità giudiziaria, quando ricoprivo l’incarico di Commissario straordinario del Consorzio ASI di Enna, è tutt’ora sotto processo, davanti al Tribunale di Enna, per il reato di abuso d’ufficio continuato ed aggravato dal danno patrimoniale di euro 197.000, per avere conferito illecitamente, nonostante il palese divieto di legge, l’incarico di dirigente responsabile di tre unità operative dell’area tecnica ad un soggetto esterno al Consorzio”.