Una diatriba che ha visto profilarsi accesi scontri. L’Amministrazione Comunale, di fatti, avrebbe concesso il suolo pubblico anche con parere negativo del Comando di Polizia Municipale e avere emesso delibera poi annullata in “autotutela” dopo ricorso degli stessi cittadini residenti che, oltre alla mole della struttura in oggetto, sottolineavano la presenza di altre attività di ristorazione nella zona che ne sarebbero state danneggiate. Un braccio di ferro infinito che non si è fermato in quanto, nonostante le accese polemiche in carta bollata, non è riuscito a bloccare la costruzione del chiosco.
Una vicenda che ha del paradossale tra i promotori um “comitato cittadino” che si oppone alla costruzione del chiosco.
Una guerra tutta interna all’Amministrazione Venezia e al suo gruppo di maggioranza, fatta di accesi scontri e tensioni che avevano fatto paventare le possibili dimissioni dell’Assessore e il cambio di rotta della consigliera comunale qualora si fosse proseguito, giocoforza, con la realizzazione del chiosco.
Nei giorni scorsi, a quanto pare, una vasta area di piazza Falcone Borsellino è stata recintata e sono iniziati i lavori di costruzione tra l’ira e lo sgomento dei residenti che leggono nella realizzazione di questo chiosco un atto d’imperio e prepotenza, ma soprattutto mancanza di attenzione dell’Amministrazione Comunale e di coloro che avrebbero potuto tutelarli e che, invece, hanno scelto la via del silenzio.
Loredana La Tragna