Valguarnera. Giovani organizzano “festino” a base di spinelli, cinque minorenni segnalati

spinelloCinque ragazzi minorenni avevano organizzato un sabato pomeriggio all’insegna dell’assunzione di spinelli, però gli strani movimenti in entrata ed in uscita dall’abitazione prescelta hanno suscitato l’interesse degli uomini della Squadra Mobile di Enna che sono intervenuti, ponendo fine, così, all’illegale “festino”.
E’ successo a Valguarnera, sabato scorso 22 ottobre 2016, laddove gli uomini della Squadra Mobile di Enna, diretti dal Dirigente Dott. Gabriele Presti e coordinati dal Commissario Capo Dott. Emanuele Vaccaro, hanno contestato la violazione amministrativa di cui all’art. 75 D.P.R. 309/90 a cinque minori per aver detenuto sostanza stupefacente, del tipo hashish e marijuana, per uso personale non terapeutico.
Infatti, nell’ambito dell’implementazione dei servizi finalizzati a contrastare il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, disposti dal Sig. Questore di Enna Dott. Antonino Pietro Romeo, gli agenti della Squadra Mobile, nella giornata di sabato, si sono recati a Valguarnera per espletare attività di prevenzione e contrasto.
Così, passando per le vie cittadine del paese, i poliziotti ennesi venivano attirati dagli strani movimenti in entrata ed in uscita da un’abitazione sita nel centro della cittadina.
In particolare, dapprima procedevano al controllo di un giovane uscito dallo stabile, trovandolo in possesso di alcune dosi di stupefacente, immediatamente dopo, alla perquisizione dell’abitazione, riscontrando nella casa l’organizzazione di un vero e proprio “festino” a base di spinelli, sia hashish che marijuana, che vedeva la presenza di cinque ragazzi, tutti incensurati e minorenni, sorpresi a detenere/consumare dello stupefacente.
La sostanza stupefacente, che ammontava ad alcune dosi, è stata posta in sequestro amministrativo, mentre ai cinque giovani è stata contestata la relativa violazione amministrativa, con conseguente segnalazione alla Prefettura e, trattandosi di minorenni, questi venivano affidati ai genitori, convocati dai poliziotti.