Entrando nell’Auditorium Colajanni del Rettorato della Kore l’atmosfera era quella di una festa nel Sol Levante, ed infatti lo è stata in tutto e per tutto. La stanza era allestita con i simboli cinesi, ed insieme agli studenti, alle autorità e alla stampa di casa c’era una ricca delegazione cinese a rappresentare la grande nazione in visita alla nostra provincia.

Quello di Enna è il 12° Istituto Confucio aperto in Italia, ed è di questi giorni proprio la scelta del MIUR di inserire nei piani di studio italiani (medie inferiori e superiori) lo studio della lingua cinese in via definitiva; vista l’enorme potenzialità che questo studio apporta nelle carriere scolastiche degli studenti europei. E’ difatti emerso nella conferenza che coloro che nel CV hanno lo studio della lingua cinese hanno più facilità di inserimento nel mondo del lavoro e migliori livelli retributivi, oltre che un più semplice accesso alle posizioni di spicco nelle piramidi aziendali.

La Cina è ormai a pieno titolo una nazione economicamente trainante, ed è quindi ovvio che si incastri in una nuova ottica di dialogo e scambio, anche attraverso la diffusione della propria cultura nel resto del mondo, anche attraverso il mezzo culturale e didattico.

Lo scopo degli istituti Confucio è proprio quello di operare in scambio bilaterale con la cultura e la lingua italiana, nel nostro caso, attraverso l’insegnamento nella loro nazione di quest’ultime. La Sicilia in particolare è vista come snodo principale nel mediterraneo tra la cultura occidentale e quella orientale che, come più volte ha spiegato la Magnifica Rettrice della Dalian University of Foreign Languages Prof.ssa Liu Hong, attraverso gli istituti, funge da piattaforma di cooperazione e interscambio culturale finalizzato alla pace tra i popoli e le nazioni; ponendosi inoltre, come finestra di dialogo e ponte tra due culture profondamente diverse ma entrambe antichissime.

Gli studenti italiani che si formano in Italia negli istituti Confucio hanno la possibilità di aggiudicarsi delle borse di studio che gli consentirà una totale immersione nella cultura cinese andando a completare gli studi direttamente nelle scuole in Cina.

L’istituto Confucio avrà sede nella nuova biblioteca di ateneo, mentre le attività didattiche si terranno nel modernissimo centro linguistico. Accanto al rettore dell’unikore Gianni Puglisi ed al presidente Cataldo Salerno, il consigliere per l’istruzione dell’ambasciata cinese Luo Ping, la rettrice della Dalian university for foreign language Liu Hong.

Il Presidente della Kore, Cataldo Salerno, che ha aperto la conferenza/inaugurazione, ha voluto ricordare un fatto che si perde nella notte dei tempi ma che ha visto protagonista un nostro antenato siciliano, Prossimo Intercetta di Piazza Armerina il quale è stato il primo ad interpretare e tradurre i testi di Confucio, tracciando di fatto il primo dei molteplici ponti interculturali tra la tradizione occidentale e quella orientale.

Infine, a completamento di questa immersione culturale nei due paesi protagonisti, esposta e tradotta egregiamente da due capacissimi interpreti, si è tenuto un concerto di strumenti a corda tipici cinesi che hanno ripercorso il repertorio storico/tradizionale del loro paese con la grazia e l’eleganza che distingue i popoli del Sol Levante.

Dina La Greca

Guarda il video del concerto finale
https://youtube.com/watch?v=UXzGHW7qXao