Ticket sanitari. Aumenta a 680 mila di euro l’entità dell’ammanco all’Asp di Enna

Aumenta a 680 mila di euro l’entità del già cospicuo ammanco nelle casse dell’Asp di Enna. Da nuove verifiche interne, trapela che il “buco”, stimato inizialmente in 535 mila euro, verificatosi sugli incassi ticket dell’Azienda è più ingente. Ad effettuare la prima segnalazione dell’ammanco, lo scorso dicembre, sarebbe stato il capo area del settore di riferimento, che ha allertato la struttura amministrativa dell’azienda sanitaria ennese, dando la prima comunicazione. Da qui è immediatamente partita una serie di segnalazioni che hanno già raggiunto la corte dei conti, il collegio dei revisori dei conti e la procura di Enna che ha attivato una indagine condotta dalla squadra mobile di Enna. Il servizio riscossione Cup era stato esternalizzato dall’azienda alcuni anni fa a seguito di una gara pubblica autorizzata dall’Assessorato regionale alla sanità, ma attualmente il rapporto lavorativo sarebbe stato interrotto con un potenziale rischio occupazionale per oltre 20 operatori. Lo scorso anno è stata rinnovata la richiesta di autorizzazione all’Assessorato per bandire una nuova gara, ma gli uffici regionali, in vista dell’approvazione delle dotazioni organiche delle Aziende sanitarie, hanno rinviato la risposta, determinando una proroga del servizio. A metà del 2016 è intervenuta l’approvazione della dotazione organica dell’Azienda con numerosi tagli. Ciò ha obbligato l’Asp a rinnovare la richiesta di autorizzazione all’Assessorato per l’esternalizzazione, non disponendo di tutto quel personale, anche per il noto blocco delle assunzioni. Gli uffici dell’Azienda, intanto, si sono attivati al massimo per cercare di contenere il danno contabile. Il Servizio Provveditorato ed Economato ha, tra l’altro avocato a sé gli incassi giornalieri dei ticket attraverso i propri cassieri.

Tiaziana Tavella per il quotidiano La Sicilia