Troina. Condannato ex direttore tecnico dell’Azienda Silvo Pastorale: non aveva i requisiti per l’assunzione

Troina. Aveva dichiarato di possedere requisiti che, invece, non avrebbe avuto. Il dispositivo della sentenza, emesso a fine gennaio, a carico di Giuseppe Alessandro Militello, è chiaro: condannato a mesi tre oltre al pagamento delle spese processuali (pena sospesa per cinque anni). Militello è stato condannato al risarcimento del danno a favore dell’Azienda speciale Silvo Pastorale di Troina e del Comune di Troina, parti civili, determinato in 2.700 euro.
La vicenda scaturisce dalla nomina a direttore tecnico dell’azienda di gestione del patrimonio demaniale del Comune. Nel settembre del 2011 il Comune di Troina aveva pubblicato un bando pubblico per individuare la figura tecnica di vertice dell’Assp. In particolare il bando richiedeva determinati requisiti per potere essere nominati e, tra questi, l’avere svolto una attività dirigenziale presso aziende o imprese del settore agrozootecnico e forestale.
Il requisito, indicato al punto “F” del bando era condizione per potere ottenere l’eventuale nomina e così, sempre secondo le accuse, il trentanovenne nella dichiarazione sostituiva, avrebbe inserito di avere svolto attività dirigenziale dal 2004 al 2008 presso una società cooperativa del settore agrumicolo del messinese e che dal 2004 al 2009 avrebbe avuto mansioni dirigenziali anche presso una impresa agricola, anche questa di un piccolo comune in provincia di Messina.
Militello avrebbe anche allegato alla dichiarazione sostitutiva ed alla domanda di partecipazione al bando, una dichiarazione firmata dal presidente del consorzio agrumicolo nella quale si attestava che effettivamente lo stesso avrebbe svolto le mansioni dirigenziali nel periodo indicato. Militello aveva depositato tutta la documentazione il 22 settembre del 2011 ed aveva ottenuto la nomina, essendo risultato in possesso dei requisiti richiesti.
Sembrerebbe, inoltre, che il Militello debba risarcire l’Azienda degli stipendi indebitamente percepiti per un un anno e otto mesi per un importo di circa 70 mila euro. Durante il suo mandato avrebbe stipulato contratti con allevatori in seguito raggiunti dall’intedittiva dell’antimafia.