Sindaco concede campo sportivo al Circo ed è protesta. Pro Sport e Valguarnera 2010 si dimettono dalla consulta


Valguarnera. Il sindaco Francesca Draià e la sua amministrazione danno in concessione al circo Wigliams il campo sportivo e scoppia il putiferio. A protestare vibratamente sono le società sportive locali che usufruiscono a pieno titolo dell’impianto di via Sant’Elena e che non avrebbero ricevuto il preavviso dall’amministrazione comunale. A causa di ciò sono fioccate nelle ultime ore le dimissioni da rappresentanti della Consulta dello Sport comunale, di Carmelo Giarrizzo tecnico della Pro Sport ’85 e di Arcangelo Santamaria, presidente del Valguarnera 2010. Pesanti le accuse dei due esponenti dello sport valguarnerese. Arcangelo Santamaria: “L’amministrazione comunale dimostra ancora una volta di avere una concezione padronale della cosa pubblica. Abbiamo appreso dai manifesti murali la concessione al circo Wigliams del campo sportivo che va da oggi 26 aprile e sino al 1 maggio, senza ricevere alcun preavviso. In tale lasso di tempo abbiamo 2 gare da disputare al Sant’Elena, una del campionato Giovanissimi e l’altra del campionato Allievi. Nei giorni scorsi mi sono premurato a recarmi presso l’ufficio tecnico del Comune per avere una certificazione da inviare alla FIGC provinciale che dimostri che l’impianto è occupato da altre attività, in modo che ci rinviino le due partite. Tengo a sottolineare che non abbiamo nulla contro queste altre attività promosse dall’amministrazione, tantomeno per manifestazioni circensi che divertono i bambini, ma sarebbe stato opportuno che il sindaco o l’assessore al ramo ci avessero avvertiti preventivamente per dare comunicazione alla FIGC provinciale. Tra l’altro mi preme anche far presente, che il campo sportivo non è il luogo adatto per tali attività e che esso è preservato dal regolamento comunale. Mi sento leso per tale tipo di comportamento e pertanto mi dimetto da componente della Consulta dello Sport”- conclude Santamaria-. Il regolamento sull’uso del campo sportivo è stato infatti approvato con delibera del 6 novembre 2011, che prevede che oltre a società e associazioni che svolgono attività attinenti,” l’impianto può essere concesso pure per iniziative di privati richiedenti, a condizione che siano compatibili con l’uso e le discipline sportive cui è destinato e comunque per manifestazioni che potenzialmente non rechino danni o siano di nocumento per l’impianto sportivo”. Dimissioni che provengono, come abbiamo accennato, anche dal presidente Carmelo Giarrizzo, tecnico della Pro Sport 85 nonché tecnico della Fidal, che in quell’impianto allena giornalmente il campione nazionale di Salto in lungo Filippo Randazzo e tante altre giovani promesse. “Dimissioni dovute al fatto- scrive Giarrizzo- di non poter esercitare correttamente e serenamente la funzione all’interno della Consulta ed in particolare consigliare ed esprimere pareri, ancorché non vincolanti, al fine di un corretto utilizzo dell’unico impianto sportivo esistente nel nostro territorio comunale”

Rino Caltagirone

Ma Carmelo Giarrizzo va ancora oltre e invia una lettera aperta che vi proponiamo:
“E’ da circa 35 anni che svolgo l’attività di tecnico di atletica leggera in una zona del centro Sicilia dove il concetto di sport coincide prevalentemente con quello di calcio (più parlato che praticato).
Pensavo di avere visto di tutto in tema di disattenzione, mancanza di cultura sportiva e totale indifferenza nei confronti di chi ha speso tutte le proprie migliori energie per diffondere una diversa idea di sport e provare a far praticare con amore e, se possibile, con buone conoscenze tecniche una disciplina sportiva complessa ma stupenda come l’Atletica, riuscendovi, credo, anche con buoni risultati e con un considerevole numero di atlete ed atleti.
Negli ultimi 28 anni (da quando esiste un mini impianto di atletica all’interno dell’unica struttura sportiva di Valguarnera) mi è capitato, infatti, di vedere distruggere il pistino per l’atletica (rifatto, poi, dopo una diecina di anni) perché occorreva allargare l’adiacente campo di calcio, assistere all’effettuazione di pirotecnici (e pericolosi) fuochi d’artificio sullo stesso terreno di giuoco, dover condividere tale (sempre unico) impianto sportivo con manifestazioni equestri.
Ma la chiusura dell’impianto per far montare un circo con immancabile mega tendone, mezzi pesanti, zoo e relativi animali più o meno esotici, no, non l’avevo ancora vista.
Ma è così. Certamente per una settimana l’unico impianto sportivo di Valguarnera (campo di calcio ed annesso pistino e pedane per i salti, oltre alle palestre per la muscolazione) rimarrà “off – limits” per le associazioni sportive e per tutti gli atleti della mia Pro Sport 85 tra cui spicca Filippo Randazzo, atleta della Nazionale Italiana, che su quell’impianto ha costruito e, tuttora affina, quel talento che lo ha portato fino al superamento del muro degli 8 metri nel lungo e alla finale dei recenti Euroindoor di Belgrado.
Essere sfrattati dall’impianto in un momento chiave della preparazione (siamo alla vigilia dell’inizio della stagione outdoor) e costringere tanti ragazzi che hanno sudato durante tutto l’inverno per cercare fin dall’esordio di mettere a frutto i loro sacrifici ricercando il proprio miglioramento personale, provare a conquistare la maglia di campione regionale, il minimo per i campionati italiani, la convocazione in una rappresentativa sia essa regionale o quella che ti consente di indossare l’azzurro della nazionale, è un vero atto di “ignoranza sportiva” e di insensibilità istituzionale, oltre che di ineducazione vera e propria dato che abbiamo appreso dell’avvenuta autorizzazione al circo di installarsi al campo sportivo . . . dai manifesti che pubblicizzano gli spettacoli.
Personalmente sono indignato da cotanta arroganza e spaventato dai danni che potenzialmente potranno essere arrecati all’impianto. Inorridisco al pensiero di mezzi ed animali che calpesteranno ed impesteranno l’intero impianto, di pali che verranno conficcati sul terreno di gioco per sostenere i tiranti che sorreggono il tendone e dai potenziali danni che potranno subire il pistino e le pedane dei salti. Per non parlare dei possibili rischi per l’igiene e la salute personale dei tanti ragazzini (anche quelli delle altre associazioni sportive) che dovranno ritornare a praticare sport in quell’impianto quando tutto sarà smontato.
Sottolineando l’insensatezza di far installare un circo all’interno di un impianto sportivo dopo che per la sua ristrutturazione sono stati spesi circa 600.000 euro solo pochi anni fa, mi chiedo, inoltre, se siano stati sentiti i pareri della Commissione di Vigilanza per i Pubblici Spettacoli prima di dare l’autorizzazione al circo di accamparsi; se tale decisione rispetti il Regolamento d’uso dell’impianto approvato dal Consiglio Comunale e se, nel prendere tale decisione, l’amministrazione comunale abbia avuto, almeno vagamente, il dubbio che si trattasse di una scelta scellerata per il potenziale sfregio che si può arrecare all’impianto stesso.
Carmelo Giarrizzo