Piazza Armerina. Riflessi di pace negli occhi delle donne. Incontro con le donne impegnate nei territori

Piazza Armerina. Ai margini dell’incontro “Riflessi di pace negli occhi delle donne” che si è tenuto domenica 14 maggio ’17 nell’ambito del programma “Atrio Fundrò solidale e culturale” del Maggio in fiore di Piazza Armerina, la riflessione più immediata è che le parole delle donne sono poco ascoltate non solo da chi gestisce il potere a più livelli, ma anche da chi, nella società civile, si ammanta spesso della virtù di sapere ascoltare le istanze che vengono dal basso. Durante l’evento, organizzato dal circolo piazzese di Legambiente, dal CIF e dal Comitato No MUOS No War, nella sala dell’Atrio Fundrò impreziosita da opere pittoriche di artiste locali, donne molto diverse da loro hanno provato a raccontare, e a spiegare le une alle altre, esperienze problematiche che le hanno viste protagoniste.

Giovanna Cosenza ha parlato della strenua lotta che le lavoratrici e i lavoratori dell’IPAB di Piazza Armerina hanno condotto per difendere il posto di lavoro, attualmente non più garantito sebbene l’Istituto non sia disciolto ma nei fatti inattivo. Inascoltata la richiesta della gestione diretta da parte dei lavoratori delle funzioni di assistenza rivolta gli anziani, tutti attualmente dimessi dalla Casa di Riposo, dopo molti mesi in cui le maestranze, pur garantendo il servizio, non sono state retribuite.
Successivamente, in collegamento telefonico con Antonella Santarelli, Virginia Dessì, Comitato No MUOS di Palermo, ha parlato del Premio per la Pace 2017 Città di Aachen (Aquisgrana) conferito al movimento NO MUOS come baluardo per la pace contro guerre e militarizzazione. Un riconoscimento prestigioso che cozza con la repressione e gli ostacoli frapposti qui in Italia all’attività del movimento.
Anna Di Salvo, pacifista e attivista storica del movimento delle donne catanese, ha evidenziato come le pratiche femminili abbiano segnato la differenza nei movimenti che si battono per il cambiamento. Tanto è stato fatto, ma tanto deve essere ancora fatto anche per non disperdere risultati e buone prassi delle donne nelle azioni e nella cultura di lotta.
Ina Roccaverde, Università del tempo libero di Piazza Armerina e componente dell’ANPI, ha dato il suo contributo sottolineando la necessità di difendere le conquiste sempre più minacciate.
Ornella Muni, Comitato No MUOS di Piazza Armerina, ha illustrato i momenti più salienti della mobilitazione in Contrada Ulmo in cui il ruolo centrale è stato vissuto dalle donne, in primis dalle mamme organizzate in comitati.
Maria Teresa Ventura, presidente del CIF e una delle organizzatrice della manifestazione “Atrio Fundrò Culturale e Solidale”, ha ringraziato le donne intervenute e i partecipanti all’evento caratterizzato da grande interesse e interazione nel dibattito.

(a.s.)

Nella foto, uno scorcio del maggio piazzese