Si rinnova il patto di amicizia tra Enna e Contessa Entellina

Ad un anno di distanza da quando nella Sala Cerere di Enna fu celebrato il patto di amicizia tra Enna e Contessa Entellina, si rinnova l’antico patto di amicizia fra gli ennesi e gli entellini con una manifestazione dal titolo ”Intrecci di Popoli: un anno di amicizia”.
Un rapporto che affonda le sue radici nell’ospitalità che gli antichi abitanti di Entella ricevettero dagli ‘Ennaioi’ in occasione di un evento bellico che vide gli Entellini costretti alla fuga dalla propria città ricevendo ospitalità ed accoglienza ad Enna. A ricordo di questo gesto lo scorso anno fu esposta nel Palazzo Chiaramonte una copia del decreto Entella A2, documento epigrafico, risalente alla metà del III sec. a.C.
Il programma della manifestazione odierna prevede in mattinata gli interventi di saluto del sindaco di Contessa Entellina Sergio Parrino e di Enna Maurizio Dipietro. Dopo gli interventi istituzionali sarà presentato il Decreto Bronzeo di Entella A2. La mattinata proseguirà con le relazioni scientifiche di Carmine Ampolo su “I decreti di Entella: storie antiche di solidarietà”, dell’ennese Sandro Amata su “Enna al tempo dei decreti. Storia e archeologia”, Maria Cecilia Parra e Chiara Michelini su “Entella e il suo territorio, al tempo dei decreti” e Francesca Spatafora su “Un nuovo sguardo su Entella. Il Thesmophorion di Contrada Petraro”.
Nel pomeriggio nella sede dell’Antiquarium di Contessa Entellina sarà conferito il prestigioso premio “Giuseppe Nenci” (scopritore e studioso dei documenti epigrafici) per poi proseguire con una visita all’area archeologica di Entella.
«Siamo orgogliosi ed onorati di dare seguito a quanto già fatto lo scorso anno ad Enna affinchè si rinsaldino ancor di più i rapporti di amicizia tra i due popoli» spiega alla vigilia il sindaco di Enna Maurizio Dipietro che ha puntato tanto, anche con l’ausilio di Sandro Amata, sulla riscoperta di questo antico patto tra i popoli di Entella e di Enna. «Gli ennesi da sempre sono un popolo dal grande cuore e capace di dare ospitalità, lo insegna la storia antica ma anche quella moderna» ha concluso Maurizio Dipietro.