Gettonopoli Enna: chiesto il rinvio a giudizio per 27 tra Consiglieri e funzionari comunali

Enna – Il pm Giovanni Romano della Procura di Enna ha chiesto il rinvio a giudizio (allo stato attuale non è stata ancora fissata l’udienza preliminare dal GUP) per 27 tra Consiglieri comunali e funzionari, tra i quali l’attuale sindaco di Enna Maurizio Di Pietro, l’attuale assessore comunale Giovanni Contino e l’ex assessore Gaetana Palermo, in carica nel 2014. L’indagine sulla presunta “gettonopoli” ennese era stata coordinata della Procura di Enna e condotta dalla Digos. Una prima indagine era stata curata dal sostituto procuratore della repubblica di Enna Giovanni Romano, i reati contestati dalla Procura sono falso in atto pubblico aggravato perchè commesso da pubblico ufficiale. Le indagini riguarderebbero la presenza contemporanea a più sedute delle commissioni consiliari per le quali i componenti percepivano un gettone. Gli allora consiglieri sono accusati di avere percepito indebitamente i gettoni di presenza previsti per la partecipazione alle commissioni comunali. Tra gli indagati anche Di Mattia all’epoca vicepresidente del consiglio, ed i consiglieri comunali, dodici rieletti alla amministrative di giugno 2015: Biagio Scillia, Paolo Timpanaro, Paolo Gloria, Rosario Vasapollo, Dante Ferrari, Cesare Fussone, Giuseppe La Porta, Stefano Rizzo, Filippo Fiammetta, Giacomo Falzone, Maurizio Tornabene, Mario Messina, Dario Cardaci, Angelo Salamone, Roberto Falciglia, Giuseppe Grasso, Michele Ricobene, Filippo Fiammetta, Gianfranco Gravina, Mauro Incardone, Lorenzo Colaleo ed i tre dipendenti comunali Orietta Falautano, Rosa Mondello e Giovanna Scilla. Le indagini hanno riguardato le sedute delle commissioni consiliari per le quali i componenti percepiscono un gettone di presenza (sempre non ufficiale dovrebbero essere tre le Commissioni interessate: la prima, la quarta e Capogruppi). Dei 24 ex consiglieri 12 sono ancora oggi a Sala Euno e appartengono ad entrambi gli schieramenti. Per una corretta informazione i Consiglieri eletti nella scorsa legislatura estranei completamente all’indagine in corso risulterebbero: Bruno, Cappa, Cuci, Dello Spedale, Fazzi, Rampello, Gargaglione e Franco Nasonte.

“Apprendo dalla stampa di questa richiesta di rinvio a giudizio – dice il sindaco Enna, Maurizio Di Pietro – Né io né miei legali abbiamo avuto notificato nulla. Mi viene contestata l’indebita percezione di un gettone di presenza di 31 euro netti, 54 lordi, certamente frutto di un errore da parte del verbalizzante della commissione e che, nel dubbio della spettanza di questa somma ho già provveduto a restituire al Comune di Enna – dice il sindaco Maurizio Di Pietro – Sono tenuto a spiegare al giudice la mia assoluta estraneità ai fatti perché, credo che, un uomo pubblico abbia doveri ancora maggiori di un privato cittadino anche per la funzione che rappresenta. Sono certo che la magistratura, in tempi brevi, accerterà la mia totale estraneità ai fatti”.

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Enna. Consiglio comunale, nel 2014: 420 mila euro, il più pagato è Di Mattia (17.478 euro), il meno pagato Dipietro (5.433 euro)