Enna. Reparto di urologia, una eccellenza dell’Umberto I

Enna. Reparto di urologia, un eccellenza all’ospedale Umberto I di Enna ci sono primari nei vari reparti che danno lustro con il loro impegno e la loro bravura ad una sanità ennese che dovrebbe essere meglio valorizzata. Salvatore Siciliano, presidente dell’Associazione contro le stragi del sabato sera, ha voluto elogiare l’equipe del reparto di urologia, diretta da Michele D’Anca, che si è dimostrata all’altezza della situazione. “Ogni qualvolta si presenta un problema di carattere sanitario – scrive Salvatore Siciliano – si entra nel panico perché con i vari tagli della sanità la possibilità di trovare posto in un ospedale vicino casa è molto ridotta. E’ diventata consuetudine pensare di rivolgersi ad ospedali del Nord in cerca di “eccellenze”. Pochi sanno però che a pochi chilometri da Mazzarino abbiamo pure ospedali dove lavora personale sanitario preparato e all’altezza di affrontare e risolvere casi più o meno gravi. Parlo per esperienza personale in seguito a problemi di natura urologica che mi si sono manifestati qualche mese fa. Fiducioso che anche nel sud è possibile curarsi, mi sono rivolto all’Ospedale di Enna. Sono stato ricoverato al reparto di urologia diretto dal primario dott. Michele D’Anca. Sottoposto ad attenta visita da tutta l’equipe del dott. D’Anca, è stata fatta una precisa diagnosi e individuato il modo come intervenire. Si tratta di una equipe molto preparata: i dottori Malacasa, Bologna, Torre, Virgillito, Di Benedetto e Failla guidati dal primario dr. D’anca compongono una squadra pronta ad intervenire in qualsiasi emergenza. Oltre alla preparazione dal punto di vista medico, ho notato altri aspetti che mi hanno sollevato moralmente: la cortesia e l’umanità con cui vengono trattate le persone in quel reparto, e penso che lo stesso avviene in tutti i reparti dell’Ospedale “Umberto I” di Enna. Già tutto questo serve a risollevare il paziente che così affronterà meglio il disagio che inevitabilmente prova uscendo da casa in cerca di cure. Se poi c’è anche la preparazione di tutto il personale medico ed infiermeristico il problema viene affrontato e risolto alla grande come è stato per me. Sicuramente tante altre persone hanno risolto problemi sanitari restando in Sicilia, ma spesso si trascura di dare notizie agli altri, si minimizza la cosa, mentre dobbiamo essere fieri che anche in Sicilia, nelle nostre province, esistono persone preparate, disponibili, quasi dedite ad una loro missione. Non si può restare insensibili a tanta dedizione verso chi soffre, e a queste persone va detto grazie per esserci, grazie per la loro preparazione e per la loro disponibilità”.