Valguarnera. PRG: lettera al vetriolo contro l’amministrazione comunale dell’ex dirigente dell’ufficio tecnico

Intendo, con la presente, far sentire la mia voce in merito ad affermazioni, di recente consegnate alla stampa, da parte di soggetti a vario titolo riconducibili al “sistema” che da qualche anno governa la città di Valguarnera. Nonostante la vasta campagna denigratoria nei miei confronti, portata avanti, nell’ultimo biennio, dal predetto “sistema”, non ho ritenuto, fino ad oggi, di rilasciare dichiarazioni, confidando nell’opera della magistratura, che, puntualmente, com’era prevedibile, ha ritenuto di archiviare il procedimento a carico del sottoscritto, non individuando responsabilità penali.
Tengo a ribadire quanto, del resto, i cittadini di Valguarnera sanno bene, ovvero che, per tutta la durata del mio rapporto professionale con il Comune di Valguarnera, il mio impegno è stato massimo ed i risultati sono stati sotto gli occhi di tutti. Il PRG rappresenta solo uno, probabilmente il più importante, dei risultati. Il fatto che proprio il PRG sia stato al centro di una vasta polemica e che abbia catalizzato tante criticità, dipende, a mio parere, degli interessi che vi ruotano intorno e dal desiderio, sin dal primo giorno di governo della nuova Amministrazione, di azzerare il lavoro fatto che, probabilmente, scontentava qualche “amico”.
Innanzitutto, vorrei fare chiarezza su un tema che pare essere diventato il problema più importante del Comune di Valguarnera: quali siano i miei titoli di studio / professionali. Intorno a tale “questione” sono state, più o meno intenzionalmente, propalate, come verità, dai vari esponenti del sistema, le più faziose ed errate dichiarazioni; è, pure, divenuta oggetto di esposto alla magistratura penale, e, conseguentemente, di indagini (apparentemente approfondite e stranamente superficiali nei metodi di ricerca ed errate nei risultati); è stata, infine, assunta quale motivo (sarebbe più corretto dire pretesto!) per vanificare gli sforzi del progetto di revisione del PRG, inventando pretese illegittimità che, purtroppo per i cittadini (e, forse, anche per chi ha firmato gli atti di annullamento), non solo sono inesistenti, ma pure indifferenti rispetto alla questione fondamentale in esame: ovvero “i titoli professionali del sottoscritto”.
Una volta per tutte, quindi, preciso di avere conseguito, nel mio percorso formativo, i seguenti titoli:
o Diploma di Geometra conseguito presso l’Istituto Tecnico per Geometri di Enna nell’anno 1987;
o Abilitazione alla professione di Geometra conseguita presso l’Istituto Tecnico per Geometri di Enna nell’anno 1993;
o Laurea in Scienze dell’Architettura Classe 4 D.M. n. 509/1999 Triennale Voto 100/110 conseguita pressa l’Università degli Studi Kore di Enna nell’anno 2009;
o Abilitazione alla professione di Architetto iunior conseguita presso l’Università degli Studi Facoltà Architettura di Catania nella sede di Siracusa nell’anno 2010;
Proprio l’abilitazione, da me conseguita nell’anno 2010 (quindi, in epoca non sospetta, come si usa dire in questi casi), pare essere diventato il problema principale da risolvere per l’attuale amministrazione valguarnerese. Non certo perché assuma importanza significativa negli atti da me compiuti, quale dirigente dell’area tecnica del Comune di Valguarnera. No. Assolutamente no! Semplicemente perché, non avendo seri argomenti per denigrare la mia persona ed il mio operato, i fedeli esponenti del sistema, dopo essersi convinti che io non avessi mai conseguito l’abilitazione, hanno pensato di ergere tale “mancanza” quale vessillo della loro battaglia contro di me.
Cosa posso consigliare loro? Innanzitutto un ripasso degli scritti evangelici, e, soprattutto, di quella parabola in cui si narra di pagliuzze e travi, giacché, trascurando le loro personali gravi manchevolezze (e tante se ne possono annoverare per tanti di loro!..), hanno accanitamente ricercato ed ingigantito quella che erroneamente ritenevano una mia manchevolezza, attribuendole una importanza smisurata, mentre, laddove fosse stata veramente esistente, sarebbe stato un fatto assolutamente trascurabile. Consiglio, poi, una maggiore attenzione al rispetto dei ruoli e delle procedure, ed alle competenze, così come ho sempre fatto, nello svolgimento del mio incarico professionale e come ho preteso dai miei collaboratori, di cui ho avuto modo di apprezzare la dedizione, lo scrupolo e la competenza nell’affrontare i problemi, e che non dimenticherò mai.
Del resto, alle stesse esigenza di competenza e di trasparenza mi ispiravo, nei mesi di febbraio e marzo 2016, interloquendo, tramite il mio legale, con il Segretario generale del Comune di Valguarnera, Dr. Alfredo Verso. Alle richieste, assolutamente generiche, approssimative e non motivate, mediante cui il predetto Segretario generale pretendeva copia dei miei titoli di studio, abilitazioni ed iscrizioni all’ordine professionale, al fine (secondo il Segretario) di procedere ad esaminare ed approvare atti e/o progetti da me redatti, che richiedevano per la loro stesura e firma, specifiche competenze professionali, chiedevo, infatti, volersi esplicitare le esigenze / ragioni che l’avevano determinata, posto che dal tenore della richiesta non era dato comprendere a quali atti si facesse riferimento. L’Amministrazione comunale, infatti, e, per essa, il Segretario generale non potevano, infatti, ragionevolmente, non avere contezza di quali “atti e/o progetti” fossero interessati alle verifiche, e tali informazioni avrebbero dovuto fornirmi in maniera precisa e puntuale.
Tengo a precisare, di aver manifestato la mia disponibilità a fornire ogni utile elemento, a sostegno della legittimità e correttezza degli atti a me riferibili, subordinandola alla legittima richiesta di sapere, con precisione, di quali atti si trattasse.
L’Amministrazione comunale non ha mai fornito le informazioni legittimamente richieste ed ha interrotto il rapporto epistolare. Probabilmente qualche “mente sopraffina” del “sistema”, saltando a facili e comode conclusioni, ha ritenuto che io non avessi mai conseguito l’abilitazione e su tale presupposto hanno costruito una vera e propria metropoli di menzogne, denigrazioni, attacchi…
Invece, l’abilitazione c’è, eccome. Mai utilizzata ai fini di una iscrizione presso ordini professionali, poiché ricordo a quanti tendono a volerlo dimenticare (probabilmente, molti non lo sanno neppure!…), che il mio inquadramento professionale, presso la pubblica amministrazione, d’un canto mi impedisce l’esercizio della libera professione, cui l’iscrizione predetta sarebbe finalizzata, e, d’altro canto, mi consente l’espletamento, all’interno della pubblica amministrazione stessa, senza necessità di iscrizione, di incarichi che, se prestati da un soggetto esterno, necessiterebbero, invece, dell’iscrizione medesima. Ma ciò che è importante è che se anche detta abilitazione io non l’avessi mai conseguita, avrei potuto espletare, legittimamente, le stesse mansioni e firmare gli stessi atti che ho espletato e firmato. Tale approfondimento, del resto, sarà, probabilmente, nei prossimi mesi, oggetto di accertamento, presso le sedi ammnistrative e giudiziarie competenti. Intanto, mi vengono spontanee tre riflessioni conclusive:
– La prima: se nel corso di indagini durate quasi due anni fossi stato richiesto dalla polizia giudiziaria se avessi mai conseguito l’abilitazione, ne avrei certamente prodotto copia. Stranamente, dalla lettura della richiesta di archiviazione comprendo che il magistrato fosse convinto che tale abilitazione io non l’avessi conseguita, nonostante io ne abbia spontaneamente allegato una copia in un esposto contro l’attuale sindaca di Valguarnera diretto alla stessa Procura della Repubblica;
– La seconda: Il Professore Di Vincenzo, che, oltre ad essere, appunto, insegnante
di scuola media superiore e a rivestire altre mansioni libero professionali, è l’attuale capo dell’UTC di Valguarnera, dovrebbe rivedere le proprie conclusioni, giacché, avendo conseguito io a suo tempo l’abilitazione, ritengo sia errata la sua conclusione, secondo cui sarei semplicemente dottore in architettura. Immagino, tuttavia, che il predetto professore Di Vincenzo si sia fatto scrupolo di verificare che le ritenute inadempienze tecniche negli atti del PRG fossero tali da imporre o, quantomeno, giustificare la caducazione di tali atti, quantomeno per evitare di dover essere chiamato direttamente a risarcimenti per gli ingenti danni erariali, conseguenti ad una illegittima o immotivata caducazione.
– La terza: L’Amministrazione comunale nei giorni scorsi, con una solerzia senza pari, si è adoperata per porre nel nulla tutta l’attività di revisione del PRG, “chiudendo il cerchio” che ha cominciato a tracciare due anni fa e di cui la campagna denigratoria nei miei confronti è stata un elemento fondamentale. Il “sistema” cui mi sono sempre riferito e per cui ero elemento scomodo, è finalmente venuto allo scoperto, ed ha coronato il proprio disegno lo scorso 10 luglio. C’è da chiedersi se i funzionari che hanno dato i pareri ed i consiglieri che hanno votato in conformità alla proposta dell’Amministrazione si siano resi conto della responsabilità, anche contabile, che si sono assunti, determinando la caducazione di atti idonei a spiegare gli effetti per cui erano stati formati.
Rimango, come sempre, a disposizione di quanti, cittadini o istituzioni vorranno approfondire gli argomenti oggetto della presente, purché il dialogo venga sempre improntato ai principi di lealtà, correttezza, trasparenza e legalità, come ho sempre fatto e come ho sempre preteso.
Nicolò Mazza


Quanto sopra è una lettera aperta (al vetriolo) dell’architetto Nicolò Mazza, già dirigente dell’ufficio tecnico di Valguarnera nonché redattore della bozza del PRG, annullata nello scorso consiglio comunale dal gruppo consiliare di maggioranza.

Questa Redazione annuncia sin da ora che sicuramente il primo cittadino valguarnerese conseguirà con la continuazione di atti e denunce relative il Suo operato il primo posto nella graduatoria che ogni fine anno la redazione di VviEnna stila per la nomina a “personaggio dell’anno”.
Sindaco continui cosi e la menzione sarà sicuramente di Suo appannaggio. Cordialmente il direttore di ViviEnna.
Logicamente se il Sindaco avrà qualche cosa da ridire su quanto sopra noi siamo sempre disponibili ad ospitare una Sua dichiarazione, ma sappiamo che Lei preferisce inviare le Sue note stampa a chi (come Amministrazione) è su “libro paga”! – (inutile dire con ampia facoltà di dimostrazione, abbiamo già pubblicato convenzione comune Valguarnera con Associazione testata giornalistica di Piazza Armerina, cui direttore responsabile è l’ex sindaco della città dei mosaici), p.s.: Sindaco ci smentisca per favore: le male lingue dicono che avete addirittura pagato ad inizio di convenzione, quanto mai un Ente paga anticipato!.