Raggiunti tutti gli obbiettivi stagionali dell’Asdc Ennese

Enna. A tre mesi dalla conclusione del campionato C2 di calcio a 5 e con l’inizio della nuova stagione alle porte la società Ennese fa, seppur con un po di ritardo, un’analisi della stagione conclusa. La nuova dirigenza, insediatasi nel luglio 2016, si era posta come obbiettivo quello di rilanciare il nome dell’Ennese e di riportare la squadra ai livelli che le competono, dopo la negativa stagione precedente conclusasi con la retrocessione in C2 della squadra, malgrado un organico atletico valido. L’incapacità dirigenziale di gestire una rosa talentuosa, ottenendo scarsi risultati, ha comportato il malcontento e l’abbandono della squadra da parte di giocatori simbolo. Così il direttivo dirigenziale composto da Fazzi, Tirrito, Debole, Ricerca, e Savarese, reduce dai successi ottenuti con la Trinacria, promossa in prima categoria e fusasi poi con l’Enna, ha deciso di prendere le redini dell’Ennese. L’ambizioso progetto della nuova dirigenza era quello di creare un’unica società sportiva del territorio e ciò si stava perseguendo accorpando prima Trinacria con il Città di Enna e poi acquisendo, appunto, il comando dell’Ennese stessa, il cui direttivo, con a capo il presidente La Paglia, non era più in grado di guidare la società. La nuova dirigenza, sin da subito, ha deciso di affrontare i problemi di natura tecnica e psicologica della squadra, orfana di alcuni suoi giocatori chiave, puntando sulle qualità e l’entusiasmo delle giovani leve juniores e sull’esperienza e la grande qualità di un talentuoso Avanzato, portiere di alti livelli, che non solo ha sempre garantito prestazioni eccellenti, ma, all’occasione, si è dimostrato allenatore in campo. Tali scelte sono state premiate con uno strepitoso campionato di C2 che ha visto l’Ennese protagonista con 10 vittorie consecutivi e con la promozione in serie C1 con 5 giornate di anticipo. Durante la stagione però, non sono mancati i momenti di difficolta e di tensione dove la dirigenza è riuscita a sopperire alle carenze dello staff tecnico, spendendosi in prima persona e stimolando la squadra fino alla fine del campionato riuscendo così a restituire la dignità calcistica ad una società importante come l’Ennese. Terminato il campionato, numerosi sono stati gli incontri voluti da Fazzi e co. con l’amministratore delegato dell’Enna Montesano e tutto il direttivo, per portare avanti quell’idea iniziale di un’unica grande società ennese. “Al termine di questa strabiliante stagione”, commenta il presidente Paolo Fazzi, “Voglio ringraziare tutto l’organico direttivo per la grande collaborazione e disponibilità mostrata. E’ stata un esperienza formativa importante e fruttuosa considerato che questo direttivo doveva servire solo per traghettare la società fino alla creazione di un’unica società polisportiva nel territorio ennese. Il risultato della promozione non può che renderci orgogliosi per aver restituito onore e dignità alla nostra città che sta passando momenti difficili con lo sport a tutti i livelli. Un doveroso ringraziamento, però, va al nostro portiere Calogero Avanzato che è riuscito a sopperire alle carenze dello staff tecnico incitando e guidando i compagni in campo e regalandoci spettacolo e divertimento attraverso prestazioni eccezionali e decisive che ci hanno permesso di raggiungere il traguardo della promozione in C1 al primo tentativo”.
Infine esprimono il loro disappunto alcuni componenti del direttivo su un recente articolo in cui veniva titolato che “L’Enna salva l’Ennese” in quanto la società sarebbe stata in grado di accompagnare la squadra anche in C1, ma ha preferito sposare un grande progetto unitario con l’Enna, scegliendo, tra le tante società pretendenti, quella che opera ad Enna in modo da far rimanere il titolo nel nostro territorrio. Malgrado ciò, tutta la dirigenza auspica all’Enna calcio e a tutto il calcio locale di ottenere quei risultati che i suoi tifosi meritano”.