Vergogna a tutti i Consiglieri comunali. Comune di Enna commissariato per non aver adottato il Piano Regolatore Generale

Comune di Enna commissariato per non aver adottato il Piano Regolatore Generale. La notizia temuta, ma nell’aria, è adesso realtà e porta la firma dell’assessore regionale al Territorio ed Ambiente Maurizio Croce che punisce così il consiglio comunale che non è stato capace di dotarsi del Prg.
Questo è un commissariamento che provoca rabbia perchè in trenta anni il Comune non è riuscito ad adottare lo strumento urbanistico, un’amarezza che cresce nel pensare che già da un anno e mezzo il Prg è stato messo nelle mani dei consiglieri comunali per l’adozione ma proprio pochi giorni fa è stato ritenuto non prioritario portarlo in aula. Su proposta del Pd, infatti, fu deciso a maggioranza di dare priorità e spazio, per una “questione di opportunità”, prima alla mozione di sfiducia al sindaco, che sarà in aula il 21 settembre, e poi al Prg.
Decisione che mandò su tutte le furie il sindaco.
Troppo tardi, però, secondo i tempi della Regione che già il 10 aprile aveva diffidato il Comune a definire tutti gli atti necessari per l’adozione del Prg ed ora invece affida tutto nella mani del commissario ad acta individuato nel funzionario dell’assessorato regionale Mario Megna.
L’intervento sostitutivo, si legge nella nota, avrà durata di tre mesi prorogabili fino ad un anno. Per il Comune di Enna oltre al danno anche la beffa perchè le spese di tale nomina saranno tutte a suo carico. Secondo le prime indiscrezioni il commissario si insedierà mercoledì.
Ci sono pochi dubbi sul fatto che tale decreto punisca le inadempienze, passate ma soprattutto presenti, del consiglio comunale che perde l’occasione di adempiere ad una delle proprie funzioni e prerogative più importanti. Insieme al bilancio, che però viene fatto ogni anno, il Prg è infatti l’atto più importante di cui un consigliere possa occuparsi e questo Consiglio poteva davvero entrare nella storia confermandosi quello che dopo tre decenni aveva adottato il Prg ma per una questione di priorità, alla luce dei fatti probabilmente discutibile visto il risultato negativo che si prevede sulla mozione di sfiducia, si è deciso di attendere quel tempo di troppo che ha fatto perdere la pazienza alla Regione.
Dopo anni di studi ed attesa un anno e mezzo fa la giunta sbloccò l’iter depositando in Presidenza del Consiglio, a disposizione dei consiglieri, il Prg per iniziarne lo studio. Dopo una iniziale fase di blocco burocratico, lo strumento urbanistico iniziò ad essere visionato dalle associazioni di categoria, dagli ordini professionali e dalle commissioni consiliari dov’è rimasto parcheggiato tra pregiudiziali, incompatibilità e suggerimenti che hanno portato, oggi, alla decisione più estrema del commissariamento che segna un’occasione perduta per il Consiglio comunale che si è fatto spogliare della facoltà più grande che aveva affidando ad un commissario regionale le scelte di una pianificazione urbana.

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