Enna: arrivano le piogge ed anche i disagi lungo la strada intorno all’autodromo di Pergusa

Arrivano le prime piogge e con esse anche i disagi lungo la strada di servizio intorno all’autodromo di Pergusa. Nulla di nuovo, insomma, per chi è ormai abituato ad assistere alla chiusura della strada ogni qualvolta la pioggia è più consistente il che, ovviamente, non è per nulla normale.
L’ultima ordinanza di chiusura risale al 6 novembre, è a firma del commissario del Libero Consorzio di Enna, Margherita Rizza, e si rifà alle piogge dell’1 novembre quando, in vari tratti, si sono verificati riversamenti di detriti e fango sulla carreggiata. Anche questa è ormai una costante perchè accade quasi sempre negli stessi punti e sistematicamente la strada viene chiusa anche per un lungo periodo. In molti ricorderanno la lunga chiusura, circa un anno, avvenuta a fine 2015, un’attesa che anche quella volta portò all’interdizione veicolare. Oggi la situazione pare essere meno grave visto che comunque le piogge non sono state così consistenti ma resta comunque il fatto che che prima o poi bisognerà trovare una soluzione definitiva al problema.
Nella sua ordinanza il commissario Rizza rilevato che la careggiata “dalla progressiva chilometrica 0+950 alla progressiva chilometrica 2+000 è totalmente invasa da detriti terrosi” ha disposto il transito a senso unico nella parte finale e a doppio senso di circolazione nella parte iniziale (per consentire il raggiungimento nell’hotel) e tra la progressiva chilometrica 2+000 e 4+000 con limitazione di velocità a 20 Km/h che, purtroppo, non tutti gli automobilisti rispettano mettendo a rischio quei pedoni che frequentano la zona per una passeggiata o per fare jogging.
Questo per quel che concerne la chiusura ma la preoccupazione generale è che anche questa volta si possa attendere per un lungo tempo prima di veder riaperta la strada anche in considerazione dell’alto il rischio che con le prossime piogge potrebbe peggiorare il problema che spesso è causato anche da privati cittadini che non curano i loro terreni con la conseguenza di provocare riversamenti di fango e detriti sulla strada pubblica.