Cerami, Consigliere comunale aggredito verbalmente dal vicepresidente

Cerami. Seduta “calda” al Consiglio comunale durante la seduta del 25 c.m., il Consigliere comunale Silvestro Cacciato sarebbe stato aggredito verbalmente dal vicepresidente del Consiglio, Giacomo Stivala.
Riportiamo il testo della lettera del Consigliere Cacciato inviata al Presidente del Consiglio Agostino Mongioj e per conoscenza al Sindaco Michele Pitronaci, ricostruendo l’accaduto:
“Egregio Presidente, come di Sua conoscenza, in data 25 Novembre si è svolta una seduta del Consiglio Comunale. In tale seduta tra lo scrivente consigliere e alcuni omologhi, durante la trattazione dei punti all’O.d.G., si è determinato un confronto dialettico che ha suscitato le ire del Vicepresidente del Civico Consesso (consigliere Giacomo Stivala). Sono sempre stato un convinto sostenitore della necessità di utilizzare toni e modi rispettosi, anche quando ci si confronta con diversità di vedute e posizioni, ciononostante capisco che durante la foga oratoria si possa eccedere, e può accadere che qualche parola di troppo possa anche essere utilizzata (basta, comunque, non sconfinare nella calunnia o nella diffamazione). Ciò che ritengo sia inaccettabile è l’utilizzo della violenza fisica. Terminata la seduta del Consiglio Comunale, all’interno del palazzo comunale, alla Sua presenza, alla presenza del Sindaco, di cittadini e di altri Consiglieri comunali, il sottoscritto è stato oggetto di una reiterata aggressione verbale sfociata successivamente in un tentativo di aggressione fisica da parte del Consigliere e Vicepresidente Stivala, il quale mi ha afferrato per il collo.
Tralasciando eventuali profili di rilevanza penalistica che non mi interessa sollevare, anche perché, fortunatamente, il tentativo di aggressione fisica non ha avuto esito maggiormente drammatico per l’intervento dei presenti che hanno sedato l’ira del Consigliere Stivala, ritengo, però, che da un punto di vista politico ed istituzionale la cosa non possa essere sottaciuta. All’interno del Palazzo Comunale, alla presenza di cittadini e, come già detto, alla Sua presenza e di altre figure istituzionali, il Vicepresidente del Civico Consesso si è reso protagonista di un gesto inqualificabile.
Lei, Signor Presidente, rappresenta tutto il Civico Consesso, rappresenta la comunità ceramese, è il garante di tutti i Consiglieri Comunali e non di una parte politica; è a Lei che mi rivolgo in forza e in funzione del ruolo che ricopre, è a Lei che rappresento l’accaduto (sebbene a conoscenza dell’episodio in quanto presente sui luoghi), è a Lei che chiedo di valutare la possibilità di una presa di posizione ufficiale che segnali la distanza tra il Consiglio Comunale ed il gesto del suo Vicepresidente. Avrei potuto utilizzare le possibilità che la normativa mi attribuisce, presentando un’apposita mozione di censura/sfiducia nei confronti del vicepresidente, ma, eventualmente, ritengo di non dover essere io a farmi promotore di una siffatta iniziativa, ciò che invece io ritengo doveroso fare è sollevare l’attenzione su questo increscioso accadimento al fine di preservare la funzione di rappresentanza istituzionale propria del Consiglio Comunale. Sicuro di trovare nella Sua persona un attento difensore delle istituzioni, attendo fiducioso le determinazioni che riterrà opportuno adottare”.