Gettonopoli Enna: Amministrazione fa i conti ai 5Stelle

Riceviamo nota a risposta delle dichiarazione di Pd e M5S dai gruppi consiliari che sostengono l’Amministrazione

La pochezza di argomentazioni che contraddistingue i consiglieri  pentastallati da un lato e quelli del PD ennese dall’altro lascia veramente basiti. In particolar modo i consiglieri dell’autoproclamato PD dopo aver affermato il loro lato razzista oggi esaltano quello giustizialista. Sono ormai giunti ad una disperazione che ne annebbia idee e ideologie. Noi lavoriamo al bene della città e, dunque, solo due precisazioni:

Per quanto riguarda l’azione moralizzatrice avente per oggetto le Commissioni Consiliari, vogliamo solo ricordare che una delle prime delibere dell’amministrazione Dipietro ebbe per oggetto la riduzione dei costi della politica, in cui il sindaco rinunció a circa mille euro mensili e a ricaduta anche gli assessori. Nella stessa delibera si propose  al Consiglio di limitare il numero di Commissioni ad una soltanto a settimana. Ebbene questa proposta venne emendata dai consiglieri dell’opposizione che con il loro voto stabilirono che si tenessero da due a tre commissioni settimanali.

In particolare, poi, ai consiglieri pentastellati appare appena il caso di ricordargli che nel corso del 2014, cioè quando era possibile partecipare da capogruppo a cinque Commissioni per tre volte settimanali, l’allora consigliere comunale Dipietro ha percepito 5489 euro, mentre negli anni 2016 e 2017, con la possibilità di partecipare a quattro Commissioni due volte alla settimana, cioè di meno rispetto alla scorsa consiliatura, il consigliere Solfato ha percepito 6050 euro nel 2016 e 5994 nel 2017. Per questa ragione non intendiamo accettare lezioni di moralità da nessuno.

Per quanto riguarda la nota del pd ennese, nel ringraziare l’agronomo Di Gangi per i suggerimenti sulla strategia difensiva da adottare relativamente all’ipotesi di avvalersi del rito abbreviato, riteniamo che, assieme al sindaco Dipietro, con il nostro lavoro quotidiano abbiamo fatto e continueremo a fare gli interessi della città, rassicurandoli che il Comune è e sarà legittimamente costituito Parte Civile e che l’unica risposta sarà quella di continuare a lavorare per la nostra città.

Davide Solfato replica, a sua volta: “Come al solito, si vuol fare finta di non capire. Nel 2014 alcuni consiglieri comunali arrivavano a percepire fino a più di 17.000 euro, esattamente il triplo rispetto ad ora. E se oggi, con il massimo dello sforzo e della partecipazione, io invece  percepisco circa 6.000 euro, evidentemetne allora c’era un grosso problema. Il fatto che il sindaco Dipietro risultasse tra i più virtuosi non lo esentava, ne a lui ne a chiunque altro, dal compito di controllare e denunciare una siffatta vicenda che avrebbe potuto evitarci questa ennesima triste, brutta figura”.

News di riferimento:

Enna. Consiglio comunale, nel 2014: 420 mila euro, il più pagato è Di Mattia (17.478 euro), il meno pagato Dipietro (5.433 euro)