Calascibetta: come garantisce, il Sindaco, la legalità nella gestione degli immigrati?

Calascibetta. Sembrava che gli immigrati extracomunitari fossero scomparsi da via Conte Ruggero, nel centro xibetano. E invece, no. All’improvviso ci si accorge che gli extracomunitari immigrati sono ancora presenti nel centro storico. Alcune famiglie, infatti, sono state alloggiate nei locali di Via Monastero 59/61, di proprietà comunale. I locali sono iscritti al numero 5 nell’allegato B) della deliberazione sulla ricognizione dei beni comunali. Pare che nei locali ci sia anche un ufficio della cooperativa che gestisce l’accoglienza degli immigrati. Costoro sono stati spostati dal locale di via Conte Ruggero originariamente destinato agli immigrati. Il gruppo politico ‘Riunire Calascibetta’ si chiede: “sarà un caso che quell’abitazione era vicina a un consigliere comunale di maggioranza? Sta di fatto che nel mese di marzo 2018 gli uffici abbiano fatto un sopraluogo per verificare la idoneità dei locali, per essere utilizzati come sistemazione di alcune famiglie di immigrati”.
“Ci domandiamo – sostiene il coordinatore di Riunire Calascibetta – come sia stato possibile ignorare che l’immobile è comunale? A pensare male si fa peccato, ma spesso s’indovina, considerato che i locali erano stati dati per essere destinati agli anziani e con precedenza per gli anziani di Calascibetta. Si sospetta che per consentire questa operazione di trasferimento degli immigrati nei locali di Via Monastero, ex – Omi, una volta conosciuta come a maternità, sia stato sottoscritto un contratto di affitto. Se così fosse, qualcuno farebbe utili su un bene comunale. Nel 1988 il Consiglio Comunale concesse i locali di via Monastero per destinarli a un uso specifico”.
“Ci si chiede se il sindaco ignora questi fatti?, chiederemo – dice ancora il coordinatore di Riunire Calascibetta – se l’utilizzazione dei locali per sistemarvi gli immigrati è legale, è legittimo. Cosa prevede la convenzione?”. Il Gruppo Riunire Calascibetta si farà promotore di un’iniziativa perché gli anziani xibetani soli o non totalmente autosufficienti o comunque in difficoltà siano accolti nella struttura a ciò destinata anche a spese del Comune. I consiglieri comunali di Riunire Calascibetta proporranno di reperire dall’avanzo d’amministrazione la somma di almeno quindicimila euro per consentire a quegli anziani una migliore qualità della vita.

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Tre salme di immigrati riposeranno per sempre nel cimitero di Calascibetta