Glorioso, presidente SRR: alcuni lavoratori non vogliono accettare riduzione di ruolo, anzi aizzano

Il presidente della SRR, Armando Glorioso interviene sulle dichiarazioni dei lavoratori del bacino ex Enna spa che ancora non sono stati ricollocati. “Dispiace dovere affermare – dichiara Armando Glorioso – che pur comprendendo la disperazione di questi lavoratori , la soluzione del loro problema non è certo effettuare il cambio del consiglio di amministrazione della Srr. Come ribadito più volte questo consiglio di amministrazione ha fatto in pochi mesi quello che non era stato fatto in 10 anni. È vero rimangono ancora una cinquantina di persone da ricollocare, ma ci sono delle difficoltà obiettive. Per quanto riguarda la sistemazione delle figure di livello più basso sono state esaurite, tanto è vero che nell’ultima richiesta pervenuta dal Comune di Assoro la scorsa settimana per la ricollocazione di due netturbini non ha partecipato alcuna. Non è colpa del consiglio di amministrazione della Srr se a suo tempo nella società Enna Euno spa furono assunti troppi amministrativi. Per quanto riguarda l’operato del consiglio di amministrazione, alcuni recenti provvedimenti della Magistratura riguardanti vicende specifiche di alcuni Comuni, attestano la correttezza dell’operato amministrativo della Srr”. “Il consiglio di amministrazione –prosegue Armando Glorioso – scade fra sei mesi e dubito che un’improvvisa risoluzione del suo operato possa portare vantaggi a chicchessia. Siamo in una fase delicata in cui stiamo per avviare il nuovo stabilimento Tmb di Cozzo Vuturo, che tra i migliori d’Italia. Una crisi nella governance della società porterebbe la Regione Siciliana a non avere una interlocuzione valida per cui questa importante opportunità di gestire l’impianto di Cozzo Vuturo, sia in termini di risparmio per i Comuni ennesi, sia in termini di posti di lavoro per i lavoratori, potrebbe essere sprecata. Siamo in una fase delicata per quanto riguarda gli affidamenti definitivi che, in assenza di una gestione provinciale, potrebbero anch’essi seguire altre strade. Infine, nessuno ha più a cuore di noi, che abbiamo fatto fino a questo momento gratuitamente il nostro lavoro, la sistemazione definitiva di tutti i lavoratori. Da sottolineare che alcuni di questi lavoratori, diciamolo francamente – dice ancora Glorioso – forse non vorranno ricollocarsi, non perché non vi siano i posti tra coloro che operano nel servizio igiene, ma perché tra di loro ci sono alcuni che non accetteranno mai mansioni inferiori. Questi che non hanno voglia di accettare riduzione di ruolo, aizzano con toni volutamente esagerati altri lavoratori verso le persone sbagliate, creando anche i problemi di ordine pubblico e di sicurezza”.