Enna. Associazione I Zanni: presentazione libro di Cappello e proiezione documentario su la guerra

La guerra è una costante del nostro mondo. Dopo le due immani tragedie delle due guerre mondiali novecentesche, ancora oggi sono in atto decine di guerre sparse per il pianeta. La guerra è tutta strana, il documentario di Angelo Barberi e Sebastiano Pennisi, partendo dalla memoria di alcuni reduci della seconda guerra mondiale, prova ad indagare qual è l’idea della guerra tra ragazzi, giovani o anche adulti che non ne hanno avuto esperienza e metterla a confronto con il vissuto della guerra, non solo dei vecchi reduci ma anche dei migranti che fuggono dalla guerra o dei giovani italiani impegnati in missioni militari all’estero. Rifiutare la guerra, provarne orrore è un sentimento diffuso, eppure la guerra rimane una credibile soluzione ai conflitti, una pratica diffusa. Certamente il ruolo degli Stati, degli eserciti, delle armi rappresenta una spinta potente nel ricorso al conflitto armato. Ma bisognerebbe anche comprendere il ruolo ideologico della costruzione del nemico, della paura dell’altro, della difesa del proprio status e delle proprie identità, vere o presunte che siano, in un contesto competitivo e conflittuale come il nostro.
“La guerra mi sa di interesse economico – dice un giovane studente liceale immigrato dall’Egitto e conclude – noi fino in fondo non capiremo mai che cos’è la guerra, i nostri governanti lo sanno”. Che non vuol dire soltanto che sono i governi a decidere le guerre e a conoscerne le ragioni imperscrutabili, ma sottolinea anche l’importanza dell’azione dei meccanismi sociali del consenso che le rendono praticabili. La guerra è tutta strana è una frase pronunciata da una bambina di quinta elementare e sembra voler dire che la guerra è estranea, straniera all’uomo e che l’uomo in guerra è estraneo, straniero a se stesso. Il documentario verrà proiettato giovedì 21 marzo 2019 ore 19 sala Cerere Enna. Ingresso libero.

Presentazione del libro “Ricchezza fittizia povertà artificiosa” di Francesco Cappello venerdì 22 marzo presso la Biblioteca comunale di Enna. Quale natura ha la crisi che attraversiamo? Non è certo il pane che manca, né l’offerta di qualsivoglia prodotto o servizio. Non abbiamo subito una guerra, né siamo stati colpiti da calamità naturali; eppure la povertà avanza in un mondo che appare più ricco e dotato di strumenti sempre più potenti, ma che ci ha resi tutti debitori, vittime del dominio di una piccola minoranza di creditori in un sistema di usura globale, a cui fanno da sfondo le paurose doglie della transizione verso un nuovo ordine mondiale.
Che significa l’imperante affermazione che “mancano i soldi per fare le cose” quando abbiamo competenze, tecnologie, disponibilità a lavorare e risorse fisiche in abbondanza? E’ proprio vero che siamo poveri e il lavoro manca? Intorno a noi da una parte lo spreco di risorse umane frustrate perché non valorizzate, dall’altra l’enorme necessità di cura delle persone e del territorio che rimane incompiuta. A quale genere di ricchezza mirare, dunque, e come realizzarla?
A questi interrogativi prova a rispondere Francesco Cappello, saggista, educatore, attivista di gruppi di maieutica reciproca secondo il metodo di Danilo Dolci, nel suo Ricchezza fittizia, povertà artificiosa. Il libro sarà presentato dallo stesso autore Venerdì 22 marzo 2019 ore 17,00 presso Biblioteca comunale di Enna.

Organizza Associazione I Zanni.