Leonforte: l’università popolare ha spiegato il pranzo dei Santi
Leonforte - 20/03/2019
Leonforte. L’università popolare ha spiegato il pranzo dei Santi, martedì 19 marzo. Il presidente del circolo degli operai, Enzo Perrica, ha invitato la professoressa Giovanna Maria a spiegare il rito del pranzo dei santi, che a Leonforte chiude il “traficu” a san Giuseppe.
La professoressa ha tenuto a specificare il passaggio, peculiarità leonfortese, da “artaru” a tavolata: a mezzogiorno del 18 marzo si apre ai visitatori l’altare, dopo la benedizione del prete e la consacrazione della casa a chiesa. L’altare verrà vegliato per tutto il pomeriggio e la notte, in memoria del trapasso di san Giuseppe e come “cuonsolo” per Maria, vedova del suo sposo. Dopo il mezzogiorno del 19 marzo l’altare, da luogo di veglia, diverrà tavolata per la condivisione del pane e del Verbo.
Furono i francescani a educare il popolo attraverso la tavola imbandita, ripetendo nei gesti l’ultima cena e la tavolata del 19 è infatti commemorazione dell’ultima cena. Il circolo ha voluto vestire con gli abiti del tempo i cinque santi che hanno mangiato le erbe amare, la pasta con i ceci e le sarde in memoria di quanto accaduto allora. Sulla tavola il frutto del lavoro dell’uomo e del traficu delle donne, che mondano e cuociono le verdure simbolo della Chiesa: lattughe, finocchi, cardi e legumi.
Ogni cosa ripete nel numero la Trinità e la molteplicità della comunità dei credenti, i legumi inoltre raccontano la resurrezione nel loro essere seme che muore e rinasce a nuova vita. Il pranzo si è aperto con una benedizione collettiva, il vino usato dal vice presidente del circolo Di Gaetano per lavare i piedi a Gesù in segno di accoglienza e apertura, è stato gettato in strada e non sotto la tavolata come la prassi prevede. Il significato del cibo e dei gesti ispirati a Cristo è stato intercalato dalla professoressa Maria da “raziunedde” e preghiere antiche e alla fine ogni cosa è stata condivisa con i molti partecipanti. Il pane spezzato e passato al vicino, moltiplicandosi in pezzetti benedetti, è bastato per tutti così come dovrebbe essere sempre.
I molti forestieri hanno mangiato con i paesani e apprezzato la lezione atipica, ma necessaria. Una sola domanda è rimasta senza risposta: “ ma le strisce pedonali davanti la proloco le dovevano ripassare giusto, giusto oggi? La giornata del dì di festa” La professoressa Maria allargando le braccia ha invitato tutti: paesani e turisti a fare il viaggio a san Giuseppe, che Leonforte ha tanto bisogno.
Gabriella Grasso